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Cronaca

Fiamme a Malagrotta: le telecamere svelano un mistero, nove indagati e nessun operatore in vista.

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Fiamme a Malagrotta: le telecamere svelano un mistero, nove indagati e nessun operatore in vista.

# Incendio alla Discarica di Malagrotta: Un Fallimento nella Sicurezza

Un incendio devastante ha colpito la discarica di Malagrotta, evidenziando gravi deficienze nel sistema di sicurezza. Nonostante la presenza di sei guardie, le fiamme sono state individuate soltanto due ore dopo l’inizio del rogo, quando i danni erano già ingenti. La mancanza di istruzioni chiare per la gestione delle emergenze ha lasciato il personale disorientato, mentre la cattiva organizzazione delle balle di rifiuti speciali ha aggravato la situazione. Sono nove gli individui ora sotto indagine dalla Procura di Roma, che ha avanzato l’ipotesi di reato di incendio colposo. Questa evenienza non è una novità: simili problematiche erano già state riscontrate in un altro incendio avvenuto il 15 giugno 2022, evidenziando un sistema di sicurezza inadeguato.

Critiche alla Vigilanza

La Procura ha messo sotto accusa Federica Bravi, presidente del consiglio di amministrazione della Security Service, per non aver fornito linee guida operative adeguate al personale dedicato al servizio antincendio. Gli addetti al controllo, invece di vigilare, hanno mancato di notare i segnali del disastro imminente: alcuni di loro sono usciti prima della fine del turno, mentre altri non hanno rilevato il fumo visibile dalle telecamere. Due guardie esterne hanno chiuso gli occhi sulla fitta colonna di fumo che, già prima delle 14, avvolgeva tutto l’impianto, rendendosi evidente anche da lontano.

Responsabilità ai Livelli Superiori

Le indagini hanno posto l’accento non solo sui vigilantes, ma anche su figure dirigenziali come Massimo Corradetti e Stefano Roncella. Il primo, direttore tecnico della E. Giovi, e il secondo, direttore responsabile del TMB1, sono accusati di stoccare illegalmente 103 balle di CSS in un’area non autorizzata, aggravando il rischio di propagazione delle fiamme. Le carenze di gestione hanno consentito al fuoco di espandersi senza controllo per ben due ore, fino a quando i soccorsi non sono stati allertati alle 15:19, rendendo evidente un fallimento sistemico nella prevenzione e risposta agli incendi.

Cronaca

Quando il corpo di un papa, rimosso da San Pietro, rischiò di finire nel Tevere.

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Quando il corpo di un papa, rimosso da San Pietro, rischiò di finire nel Tevere.

PapaFrancesco #ViaggioPericoloso Scopri il drammatico corteo funebre che potrebbe nascondere sorprese inaspettate, proprio come l’assalto che quasi fece finire una salma papale nel Tevere!

Il Corteggio Blindato di Francesco

I sei chilometri da San Pietro a Santa Maria Maggiore saranno un percorso carico di storia e sicurezza, con transenne e un corteo blindatissimo per la salma di Papa Francesco. Come da sua volontà, le spoglie mortali del pontefice troveranno riposo in una basilica dove amava pregare, ma non tutti i viaggi papali sono stati così tranquilli. Immagina cosa potrebbe accadere se la storia si ripetesse!

L’Incredibile Assalto a Pio IX

In una torrida notte del luglio 1881, un gruppo di anticlericali tentò di gettare nel Tevere la salma di Pio IX durante il suo trasporto da San Pietro a San Lorenzo Fuori le Mura. Pio IX, al secolo Giovanni Maria Battista Pietro Pellegrino Isidoro Mastai-Ferretti, era stato un pontefice controverso, regnante per oltre tre decenni in mezzo a tensioni risorgimentali e la perdita dello Stato Pontificio dopo la breccia di Porta Pia nel 1870.

Segreti e Sicurezza nel Passato

Per motivi di sicurezza in un clima politico esplosivo, Pio IX fu inizialmente sepolto a San Pietro contro i suoi desideri. Solo anni dopo, nel 1881, il trasferimento notturno fu organizzato dal governo di Agostino Depretis. Ma le cose precipitarono: la folla assalì il corteo con urla, fischi e sassi, e solo l’intervento delle forze dell’ordine e delle Guardie svizzere salvò la salma dal fiume. L’episodio scatenò indignazione e minacce da parte di Papa Leone XIII, che accusò il governo di negligenza.

La Tomba di Francesco: Un’anteprima da Non Perdere

Oggi, la tomba di Papa Francesco a Santa Maria Maggiore è già pronta, situata nella navata laterale vicino alla Cappella Paolina e all’Altare di San Francesco. Un rendering ha rivelato i dettagli, e da domenica prossima i fedeli potranno vederla. Intanto, le operazioni di sicurezza sono in corso per il corteo di sabato, anche se, per fortuna, non si prevedono nuovi assalti come quelli del passato. Chissà quali storie emergeranno da questo evento!

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Santa Maria Maggiore e Vaticano: borseggiatori prendono di mira i fedeli, inclusi all’interno delle basiliche

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Santa Maria Maggiore e Vaticano: borseggiatori prendono di mira i fedeli, inclusi all’interno delle basiliche

MisteriosiPellegriniConZaini Che cosa nascondono questi enigmatici viandanti che appaiono nei video virali sui social? Scopri le segnalazioni che stanno accendendo la curiosità online!

Il fenomeno sui social

Sui social media, i video e le segnalazioni dei pellegrini stanno facendo il giro del web, mostrando figure avvolte nel mistero che attirano l’attenzione di migliaia di utenti. Con zaini pesanti e cappelli che coprono i volti, queste presenze sembrano comparire dal nulla, alimentando speculazioni e teorie affascinanti.

Le descrizioni dei testimoni

I pellegrini che hanno condiviso le loro esperienze descrivono scene intriganti: “Hanno lo zaino e indossano cappelli. Entrano ed escono dalla chiesa”, come riportato in numerosi post. Queste osservazioni, cariche di suspense, stanno spingendo gli utenti a chiedersi se si tratti di un semplice pellegrinaggio o di qualcosa di più intrigante e inaspettato.

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