Cronaca
Finestra Sventurata: Studente Ferito in Un Incidente Soprendente Durante le Lezioni a Roma

Un recente episodio verificatosi al liceo Nomentano di Roma ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle scuole italiane. Durante una lezione, un alunno ha aperto una finestra mentre un compagno si alzava, provocando la caduta dell’infisso su quest’ultimo. Sebbene l’incidente non abbia riportato gravi conseguenze, lo studente è stato trasferito in ospedale per accertamenti. Questo evento ha portato a una mobilitazione degli studenti, i quali hanno chiesto un maggiore impegno per migliorare le condizioni strutturali delle loro scuole.
Mobilitazione degli Alunni
La reazione degli studenti è stata immediata. Il collettivo studentesco Nomentano ha indetto un picchetto all’entrata della scuola per esprimere solidarietà al compagno coinvolto e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di garantire maggiore sicurezza all’interno degli ambienti scolastici. Gli organizzatori della protesta sottolineano che l’incidente rappresenta un campanello d’allarme, evidenziando la necessità di un controllo più accurato delle condizioni edilizie delle scuole.
Posizione della Dirigente Scolastica
In contrasto con questo punto di vista, la dirigente scolastica, Angela Minerva, ha minimizzato quanto accaduto, definendolo un evento singolo e non rappresentativo delle condizioni strutturali dell’edificio. Secondo la preside, la scuola è in buone condizioni e l’incidente è stato causato dall’improvvisa azione dello studente che si alzava mentre il compagno apriva la finestra. La dirigente ha anche espresso scetticismo verso le motivazioni della protesta, sostenendo che siano frutto di malintesi o di scuse per evitare la frequenza delle lezioni. Nonostante ciò, dopo l’evento, ha deciso di contattare la Città Metropolitana per un’ispezione degli infissi, dichiarando anche che la manutenzione è risultata adeguata.
Conclusioni
Le diverse reazioni a questo episodio dimostrano quanto sia fondamentale un dialogo aperto e costruttivo tra tutte le parti coinvolte, al fine di garantire un ambiente educativo sicuro e sereno per ogni studente. La questione della sicurezza scolastica richiede attenzione e azioni concrete, affinché eventi simili non si ripetano in futuro.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate

Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
-
Attualità4 ore fa
Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”
-
Attualità6 giorni fa
Aggiornamenti su Camilla Sanvoisin, trovata morta nella casa del fidanzato alla Giustiniana
-
Attualità2 giorni fa
Un uomo viene morso da un cane al Parco Talenti e subisce la lesione dei legamenti del ginocchio.
-
Ultime Notizie Roma1 giorno fa
Chiarezza e Verità sulla Consacrazione Episcopale e sulla Prelatura Internazionale di S. E. Mons. Salvatore Micalef