Attualità
Franco Vettese si perde nel bosco a Montecassino mentre cercava funghi; l’appello della figlia: “Aiutateci a trovarlo”

Sono ore di apprensione per i famigliari di Franco Vettese, il 77enne scomparso da Montecassino mentre cercava funghi nel bosco. L’appello della figlia: “Aiutateci a ritrovarlo”.
Ricerche Intense nel Bosco
Franco Vettese è scomparso a Cassino, in provincia di Frosinone. Del settantasettenne non si hanno più notizie da ieri, lunedì 7 ottobre, quando è uscito di casa nel pomeriggio per andare a fare una passeggiata nel bosco in cerca di funghi e non è più rientrato. A dare l’allarme è stata la figlia, che non è più riuscita a mettersi in contatto con il padre. Si è rivolta alle forze dell’ordine e ne ha denunciato la scomparsa. Sono partite le ricerche, con i soccorritori e i vigili del fuoco che stanno battendo il territorio intorno all’abitazione del settantasettenne, le campagne e i boschi che circondano l’abbazia di Montecassino. I soccorritori cercano Franco Vettese con le squadre di terra, un elicottero e un drone, che sorvolano la zona.
L’uomo ha trascorso la notte fuori casa, sono state ore d’apprensione per i suoi cari, che sperano stia bene e che venga ritrovato presto. I famigliari ieri pomeriggio hanno lanciato un appello sui social network, per chiedere ai cittadini di aiutarli a ritrovarlo. “Buonasera, vi chiedo di aiutarci a trovare mio padre che si è perso dalle 12 circa di oggi presumibilmente scendendo da Montecassino. Si chiama Franco ha 77 anni e indossa pantaloni verdi e camicia salmone. Per qualunque segnalazione potete far riferimento al 3281133268. Grazie” è l’appello della figlia Enrica. L’ipotesi al momento è che Franco abbia perso l’orientamento e che si trovi in un punto impervio del bosco, senza più riuscire a trovare la strada di casa.
Condizioni Meteo a Rischio
I soccorritori lo stanno cercando e la speranza è di ritrovarlo vivo. L’attenzione è alta e il lavoro delle forze dell’ordine prosegue, oggi pomeriggio è prevista un’allerta meteo color arancione, con forti piogge e temporali.
Attualità
Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca
A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.
Situazione Igienica Allarmante
Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.
Reazione dei Cittadini
I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.
Intervento delle Autorità
Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.
Attualità
Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione
Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.
L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.
La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.
La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.
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