Cronaca
“Fumetti e Marketing: La Rivoluzione Creativa di Roma”
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Nuovi Canali di Commercio delle Droghe a Roma
Negli ultimi tempi, a Roma si è assistito a un crescente utilizzo di piattaforme come Telegram per il traffico di sostanze illecite, in particolare droghe sintetiche. Questa modalità di comunicazione ha ampliato l’accesso e la diffusione dei prodotti illegali, attirando l’attenzione soprattutto dei più giovani.
Un aspetto particolarmente curioso è l’uso di simboli di cultura pop, come personaggi dei fumetti Marvel, sulle pasticche di droga. Questa strategia di marketing mira a conquistare la clientela giovanile, rendendo più attraenti prodotti come la cosiddetta “Blu Shadows”, una sostanza il cui commercio è recentemente emerso nei quartieri centrali della capitale.
Fermati Due Giovani Spacciatori
La rapida espansione di questo traffico ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, che hanno recentemente condotto un’operazione conclusiva nei confronti di due spacciatori romani, entrambi ventenni. I carabinieri hanno sequestrato una notevole quantità di droghe, inclusa la Blu Shadows, che era stata identificata per la prima volta dai militari del Quirinale. La composizione e il prezzo di questa sostanza hanno generato preoccupazione tra le autorità.
Il Fenomeno Blu Shadows e il Suo Prezzo
La Blu Shadows si rifà al personaggio Shadow King della Marvel ed è collegata alla famosa Blue Punisher, condividendo una base di Mdma. Commercializzata a circa 70 euro al grammo, è particolarmente popolare tra i giovani che la utilizzano durante feste e rave, o in contesti di “Chem Sex”, un fenomeno che potenzia le esperienze sessuali tramite l’uso di sostanze psicoattive. Non è un caso che i due spacciatori arrestati avessero familiarità con queste dinamiche.
L’Operazione delle Forze dell’Ordine
L’arresto dei giovani spacciatori è avvenuto a seguito di un normale controllo nel vivace quartiere che abbraccia Marconi, Trastevere e Testaccio. I carabinieri hanno sorpreso i due mentre effettuavano uno scambio di sostanze dentro a un’auto. Durante la perquisizione, sono state rinvenute molteplici droghe sintetiche, inclusi francobolli di Lsd.
Successive perquisizioni presso le abitazioni dei sospettati hanno rivelato un vero e proprio arsenale di sostanze, tra cui hashish, ketamina, Mdma, e una notevole somma di denaro contante, considerato il provento delle loro attività illecite. Questo intervento ha evidenziato la complessità della rete di distribuzione della droga, suggerendo l’esistenza di ulteriori complici.
Le indagini proseguono, con l’obiettivo di identificare e smantellare altri membri di questa organizzazione criminale. È un fenomeno preoccupante che non solo permea il contesto delle feste, ma che ormai si insinua anche nella vita quotidiana dei giovani.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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