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“Furiosi Sussurri tra le Navate: Le Aggressioni che Scossero la Chiesa Parrocchiale”

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“Furiosi Sussurri tra le Navate: Le Aggressioni che Scossero la Chiesa Parrocchiale”

<h3>Indagini su un assistente scout accusato di violenza sessuale

La Procura di Latina ha avviato un’indagine su un assistente ai capi scout, accusato di violenza sessuale aggravata su un bambino sotto i dieci anni. Il giovane è anche sospettato di aver adescato due adolescenti sui social media, utilizzando loro foto intime per ricattarli.

Dettagli sugli abusi sessuali

Secondo quanto riportato, il ragazzo, di diciannove anni, sarebbe coinvolto in episodi di abuso nei confronti di un “lupetto”, termine utilizzato per identificare i giovani scout di età compresa tra otto e undici anni. La vittima, che si fidava del suo educatore, sarebbe stata portata in un’area isolata all’interno di una parrocchia. È qui che, secondo le accuse, l’assistente scout avrebbe compiuto atti di violenza sessuale.

La Procura ha qualificato la situazione come aggravata, considerando non solo l’età della vittima, ma anche il potere di autorità che il capo scout deteneva su di lui e il fatto che gli abusi siano avvenuti in un contesto di formazione.

Raggiri e minacce ai danni di adolescenti

Oltre ai gravi crimini nei confronti del bambino, l’assistente scout è accusato di aver adescato due adolescenti, un ragazzo di quattordici e uno di quindici anni, attraverso una chat sui social. Le indagini, attualmente in corso dalla Polizia postale, hanno rivelato che questi eventi si sono verificate tra ottobre 2023 e giugno 2024.

Utilizzando un profilo falso online, il ragazzo si sarebbe spacciato per una ragazza e avrebbe intrattenuto conversazioni con gli adolescenti, convincendoli a inviargli foto e video intimi. Successivamente, il giovane li avrebbe minacciati di pubblicare il materiale compromettente in chat di gruppo, chiedendo loro la somma di 100 euro in cambio della sua promessa di non divulgazione.

Risultati delle indagini e posizione dell’Agesci

Dopo che i ragazzi hanno confidato ai loro genitori quanto stava accadendo, è stata presentata una denuncia. L’associazione Agesci, alla quale apparteneva l’assistente scout, ha dichiarato di essere estranea ai fatti. Contestualmente, ha provveduto a allontanarne il giovane dalla comunità e ha annullato tutte le attività a lui assegnate.

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