Cronaca
Giubileo: il costo della carbonara previsto a 15 euro per l’Anno Santo.
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Aumento previsto per il Giubileo
Per l’Anno Santo, il prezzo medio di un piatto di carbonara potrebbe arrivare anche a 15 euro. Un costo di gran lunga lontano dai 7 euro di qualche anno fa di gran parte delle trattorie romane. Claudio Pica, presidente di Fiepet Confesercenti Roma, spiega che «il prezzo medio a Roma di una carbonara è oggi tra i 12 e i 13 euro. Ma per il Giubileo pensiamo che ci sarà un aumento di un ulteriore euro dei piatti tipici della cucina romana, fino ad arrivare intorno a una media che oscillerà intorno ai 14 e che potrebbe toccare anche i 15 euro al piatto». «C’è stato un adeguamento contrattuale dei salari ed è stato giusto farli aumentare, ma così la marginalità si riduce – aggiunge Pica – Per questo ci sarà un aumento di un euro, al massimo due».
La ricetta tradizionale
Per fare una carbonara si usano sempre pochi, pochissimi ingredienti: uova, guanciale, pepe e pecorino per un condimento che nel corso degli anni è stato in grado di cavalcare la moda e di trasformarsi anche con la sfida tra una ricetta più tradizionale e quella con la carbocrema. E al netto dei ristoranti più gourmet che propongono soluzioni che vanno al di là del piatto tradizionale (come quelle con il tartufo nero, per esempio). Gli chef sono gelosissimi delle loro soluzioni e i ristoratori (soprattutto quelli storici) puntano ad offrire prodotti di qualità.
Prezzi variabili nella Capitale
Dal Tuscolano con Meo Pinelli alla Gattabuia di Trastevere il prezzo è di 13 euro ed è un po’ la cifra ormai di ciò che si paga nella Capitale. I prezzi salgono quando si arriva in alcuni ristoranti del Centro. Da Baccano i rigatoni del “Pastificio Cavalieri” in via delle Muratte vengono 19 euro. La carbonara con le mezze zite di Gragnano da Arcangelo, in via Belli, è a 15 euro. I bombolotti alla carbonara del Papa Re, a Trastevere, arrivano a dieci euro. E di trattorie che fanno ancora un prezzo contenuto ce ne sono. Ma vanno trovate. Roberto Foffo nel 2014 ha creato “Dar Bottarolo”, un marchio che è arrivato ad avere 31 punti vendita. «Facciamo 100 mila carbonare al mese e per noi è più facile avere prezzi contenuti con carbonare che non superano i 10 euro, anche a piazza Navona – dice – La soluzione è aumentare il potere di acquisto della rete. Ogni mese consumiamo 10 tonnellate di guanciale e altrettante di pecorino “buccia nera”. Così riusciamo ad abbattere i costi e a farla pagare poco. Avere un maggiore potere nell’acquisto delle materie prime permette di non alzare al rialzo i menù. Anzi, contiamo se possibile di ridurli».
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Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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