Cronaca
Gualtieri presenta una richiesta di deroga per l’assunzione di tremila nuove unità.
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La carenza di organico rende l’erogazione dei servizi a Roma «un’impresa difficile e a tratti eroica». Il sindaco Roberto Gualtieri parte da qui per affrontare il nodo del personale nel consiglio straordinario in aula Giulio Cesare, durante il quale è stato presentato anche il nuovo assetto della giunta. «Tra il 2002 e il 2022 Roma ha perso 5.500 persone, passando da 27.358 dipendenti a 21.857 – prosegue il sindaco – un numero impressionante che si è accompagnato a un aumento dell’età media del personale». Un calo compensato solo in parte dalle 4.562 assunzioni in tre anni che hanno portato il numero di dipendenti «a circa 22.500».
L’Appello
Per porre rimedio serve «un impegno diretto dell’esecutivo. Abbiamo incardinato almeno mille nuovi ingressi ma è evidente che sono del tutto insufficienti, non compenserebbero nemmeno i pensionamenti, ma a regole attuali è il massimo che possiamo fare. Ho scritto una lettera al ministro della Pa Zangrillo per chiedere al governo la deroga di una serie di vincoli, in particolare quello di 1,2 miliardi del tetto di spesa per il personale, per consentirci l’assunzione di tremila persone per il 2025». Di tutto questo in manovra al momento non c’è traccia, mentre al contrario si prevede il blocco del turnover al 75% (su 4 dipendenti che escono ne entrano 3) ma Gualtieri parla comunque di dialogo «positivo» con Palazzo Chigi, aggiungendo di aver «trovato attenzione nelle risposte informali». Il nodo della carenza di personale si intreccia poi con gli stipendi bassi del Campidoglio.
Le Opposizioni
E così Giovanni Quarzo (FdI) rispolvera il celebre aforisma di Mao, anche se qui «la confusione di Roma non solo non è eccellente ma non è neanche più sopportabile dai romani». Mentre Fabrizio Santori (Lega) sottolinea come «due assessori entrano e due escono, questo non è un cambio di natura personale, ma un rimpasto politico». Più dialogante Forza Italia con Francesco Carpano.
La Continuità del Sindaco
Se le opposizioni chiedono un cambio di marcia, Gualtieri rivendica invece la via della continuità anche nella scelta dei due assessori, Massimiliano Smeriglio (Cultura) e Giulio Bugarini (Personale). Quest’ultimo «conosce molto bene i dossier aperti perché ha collaborato con Andrea Catarci». D’altronde, che Gualtieri non smaniasse per mettere mano alla giunta è noto. Catarci andrà a presiedere il nuovo ufficio denominato “Giubileo delle persone e Partecipazione”. Tra un discorso e l’altro, l’applausometro però raggiunge i picchi massimi per Albino Ruberti, il mister Wolf nominato capo segreteria di Gualtieri dopo due anni di “purgatorio” per il noto video di Frosinone con frasi irripetibili. «Conosciamo le sue straordinarie capacità di lavoro» dichiara Gualtieri.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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