Cronaca
Il tesserino unico per la polizia locale del Lazio è stato preparato.

Nel 2025 saranno venti anni che se ne parla. Ma oltre alla legge del 2005 che lanciava l’idea dei servizi associati nell’ottica della polizia locale del Lazio, si è fatto ben poco. Adesso, invece, c’è un passo avanti più concreto e che in sostanza potranno vedere tutti i cittadini: tutti i vigili di tutti i Comuni del Lazio avranno lo stesso tesserino identificativo. L’ok è arrivato dalla giunta regionale che ha approvato una delibera che altro non è che la modifica al regolamento (che venne votato il 29 gennaio 2016) che mise ordine ai gradi, ai distintivi, ai veicoli delle polizie locali del Lazio. Un modo per mettere ordine in una struttura che ha 378 anime: quelle degli altrettanti Comuni della regione. Con questo ultimo provvedimento l’amministrazione Rocca illustra le disposizioni per la produzione di un tesserino di riconoscimento uniforme per tutti gli appartenenti alle polizie locali del Lazio. La modifica al regolamento è stata concordata con il Comitato tecnico consultivo dei vigili laziali e di fatto è un tassello per cercare di arrivare a una unificazione del servizio.
Il Nodo
Più volte in questi anni c’è chi ha promosso l’idea dell’unificazione dei corpi della polizia comunale, ma per il provvedimento finale si sta attendendo l’intenzione del governo che potrà definire una volta per tutte una linea guida che aiuterà l’amministrazione Rocca e tutti gli enti comunali a riorganizzare il corpo. Infatti il vero tema del contendere è legato alla posizione delle migliaia di agenti che di fatto sono in organico alle singole amministrazioni comunali. Fare una polizia regionale, quindi, può comportare due questioni: da una parte o il formale passaggio dei vigili dalla pianta organica del Comune alla struttura regionale, o un’intesa che preveda il mantenimento in organico ai singoli Comuni e il coordinamento generale all’ente Regione. Sta di fatto che, comunque, nell’arco dell’ultimo anno proprio l’amministrazione Rocca di passi ne ha portati a termine due: ora arriva il tesserino di riconoscimento mentre a luglio era stata approvata la legge per l’accademia unica di formazione degli agenti di polizia.
L’Emblema
La tessera di riconoscimento sarà prodotta in policarbonato e avrà l’emblema della Repubblica italiana, dell’Ente locale di appartenenza e l’ologramma anticontraffazione con l’emblema della Regione Lazio. Le operazioni di produzione e gestione delle tessere di riconoscimento saranno a carico dei rispettivi Enti locali di appartenenza. «Si tratta di una misura molto attesa perché, dopo otto anni, si completa un processo che contribuirà a uniformare e ad accrescere lo spirito di corpo delle polizie locali del Lazio: tutti gli agenti avranno una tessera di riconoscimento uniforme e riconoscibile che consentirà loro di qualificarsi in modo più semplice e diretto e di scoprire con più facilità eventuali tesserini contraffatti – dice l’assessore alla Sicurezza della Regione, Luisa Regimenti – Insieme all’Accademia regionale della polizia locale, che contribuirà ad erogare una formazione uniforma su tutto il territorio regionale e a implementare la preparazione e la qualificazione professionale degli agenti, il tesserino regionale è un altro tassello del processo di rilancio che la giunta Rocca sta portando avanti per restituire dignità e ai corpi di polizia locale del Lazio che intendiamo valorizzare e per rafforzare il loro prezioso lavoro nella tutela della sicurezza e della legalità».
Cronaca
Arrestato un eritreo di 29 anni per violenza sessuale su due donne alle stazioni di Roma

Ha cercato di violentare delle donne nelle stazioni di Roma. E per questo – dopo indagini lampo – è stato arrestato: i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne originario dell’Eritrea, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale continuata e lesioni personali ai danni di due donne.
Violenza sessuale alle stazioni di Roma
Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, sono scattate all’alba del 18 marzo, a seguito di una richiesta di aiuto al 112 da parte di una donna, in via Camasena, nei pressi della Stazione ferroviaria Roma Tiburtina. La vittima ha raccontato ai militari che, intorno alle ore 5 del mattino, era stata avvicinata da un uomo con la scusa di chiederle una sigaretta e che quest’ultimo l’avrebbe afferrata per il polso e per il collo, per poi spingerla e immobilizzarla a terra con la forza del proprio peso, iniziando a baciarla. La donna è riuscita a divincolarsi colpendolo a calci e strappandogli dei capelli, costringendolo così alla fuga. La donna, soccorsa, ha riportato delle lesioni giudicate guaribili in 7 giorni. Grazie alla dettagliata descrizione fornita dalla vittima e alle testimonianze raccolte da alcune persone che si sono affacciate alla finestra dopo aver sentito le urla, i Carabinieri hanno avviato immediatamente le indagini, riuscendo a ricostruire l’interno percorso dell’uomo attraverso l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. È stato quindi accertato che, subito dopo l’aggressione, si era diretto verso la Stazione Tiburtina, dove è stato ripreso chiaramente in volto dalle telecamere mentre tentava di salire a bordo di un treno ad alta velocità diretto a Venezia, ma sarebbe poi stato fatto scendere dal personale di bordo.
L’altra violenza
Nel pomeriggio dello stesso giorno, una donna e una sua amica hanno denunciato un episodio analogo, avvenuto in via dei Dauni, nei pressi della Stazione di Roma Termini. Anche in questo caso, le donne hanno denunciato che l’uomo si sarebbe avvicinato con la scusa di chiedere qualcosa e avrebbe cercato di bloccare e baciare una delle due, venendo però respinto grazie all’intervento dell’amica. Le due donne, dopo essersi accorte che l’uomo le aveva seguite fino a casa, notando che era rimasto ancora nei pressi della loro abitazione, hanno contattato il 112 e, grazie ad un’accurata descrizione dell’uomo, i Carabinieri sono riusciti a rintracciarlo in via Tiburtina Antica, mentre indossava ancora gli indumenti della mattinata.
Le dinamiche ricostruite per entrambi gli episodi hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo, sia mediante le immagini di videosorveglianza, sia nelle denunce sporte dalle vittime. Decisivo è stato anche il riconoscimento degli abiti indossati e il fatto che lo stesso operasse con il volto parzialmente coperto dal cappuccio del giubbotto. I Carabinieri, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, lo hanno quindi sottoposto a fermo, che è stato convalidato dal Tribunale di Roma che ha disposto per lui la misura della custodia cautelare nel carcere di Regina Coeli. Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve intendersi innocente fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.
Cronaca
Lazio si prepara alla sfida con il Torino, nuove difese e innesti in attacco

Contro il Torino, lunedì all’Olimpico, il tecnico “farà accomodare in panchina diversi nazionali”. Questa decisione arriva in un periodo di stanchezza accumulata dagli atleti, richiedendo una gestione attenta delle risorse per affrontare al meglio il match.
Priorità di recupero
La scelta di preservare i giocatori impegnati con le rispettive nazionali dimostra l’intenzione di dare priorità al recupero fisico e mentale, fondamentale in vista delle prossime sfide.
Allenamento e preparazione
Durante la settimana, il tecnico ha intensificato le sedute di allenamento, focalizzandosi su strategie specifiche per massimizzare le prestazioni della squadra, anche con elementi freschi e motivati in campo.
Aspettative per la partita
Il match contro il Torino sarà cruciale, non solo per il punteggio, ma anche per il morale della squadra. “La preparazione strategica” è stata un tema ricorrente nelle dichiarazioni del tecnico, che punta a ottenere un risultato positivo nonostante le assenze programmato.
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