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Imprenditore arrestato a Roma per aver colpito un operaio con un’accetta in seguito a una disputa sui pagamenti.

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Imprenditore arrestato a Roma per aver colpito un operaio con un’accetta in seguito a una disputa sui pagamenti.

Nel tardo pomeriggio di venerdì a Valle di Castiglione, frazione di Roma, si è verificato un grave episodio di violenza. Claudio, un idraulico di 56 anni, è stato brutalmente aggredito sotto casa sua da Virgilio M., titolare di una ditta edile. Claudio, che attendeva il pagamento di seicento euro per il lavoro svolto nei mesi precedenti, non avrebbe mai immaginato che la sua richiesta potesse sfociare in un tentativo di omicidio da parte del suo datore di lavoro. Virgilio M., infatti, si è presentato con un’ascia e ha colpito più volte la vittima alla testa, alla schiena e alle braccia, fino all’intervento di sua sorella e del cognato che sono riusciti a fermarlo.

La testimonianza dell’aggredito

Dal suo letto d’ospedale al policlinico Tor Vergata, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico, Claudio ha raccontato ai carabinieri i dettagli dell’aggressione. Dopo mesi di lavoro non retribuito, aveva cercato di contattare il suo datore, ricevendo solo promesse non mantenute. Deciso a ottenere il denaro che riteneva suo di diritto, aveva sensibilizzato l’attenzione del suo aguzzino con una visita domiciliaria. Quella sera, Virgilio M. lo ha chiamato per avvisarlo che sarebbe passato presso la sua abitazione. Claudio, speranzoso di ricevere finalmente il pagamento, non poteva immaginare le reali intenzioni del suo assalitore.

L’attacco fatale

Quando Virgilio M. ha suonato al citofono di Claudio alle 18.30, quest’ultimo gli è andato incontro con fiducia. Tuttavia, la situazione è degenerata rapidamente quando il suo datore di lavoro lo ha colpito con un’ascia, urlandogli minacce di morte. L’attacco è stato fermato grazie all’intervento della sorella e del cognato di Claudio, che sono riusciti a separare l’aggressore dalla vittima. Virgilio M., con l’ascia insanguinata ancora in mano, è stato fermato poco dopo dai carabinieri e condotto nel carcere di Regina Coeli. Claudio rimane in ospedale, sebbene le sue condizioni non siano considerate critiche. L’incredibile vicenda solleva interrogativi sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e sui rischi derivanti dalle tensioni economiche.

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