Cronaca
In vendita mobili classici simili a quelli presenti nelle abitazioni dei nonni
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Il paese dei balocchi esiste e non è un romanzo di Carlo Collodi. Piuttosto una dimensione onirica, in pieno centro storico, dove perdersi tra bambole di pezza e macchinine in legno, ma anche un luogo dal fascino desueto, dove poter trovare singolari oggetti per la casa, borse e libri. Ha l’aria trasognata, Natacha Eychenne, la giocattolaia che sfida il tempo, in via del Pellegrino, mentre parla della sua attività iniziata ventitré anni fa, prima come una libreria per bambini, poi divenuta un bazar che evoca ricordi. Di origine francese, Natacha ignora di abitare il secolo dominato dai dispositivi elettronici e acquista manufatti da tutto il mondo, «cose che vorrebbe per sé», spiega, che rispettano “equilibri estetici fragili”.
Giocattoli senza tempo
«Qui abbiamo i giocattoli classici, quelli che poteva avere in casa il nonno. Pezzi semplici, che provengono da aziende in piedi da più di cento anni, per lo più dalla Francia, dalla Danimarca, dall’Inghilterra, dalla Svezia. Ma anche dal Belgio, dall’India, dalla Polonia; dalla Spagna, dal Portogallo, dall’Irlanda e dalle Americhe». È necessario che i prodotti siano di bella estetica e di bella fattura, che rispondano a criteri qualitativi precisi, e che ci sia attenzione al dettaglio.
L’amore per l’artigianato
«Mi piace vendere dei giocattoli la cui produzione sia artigianale e non industriale», chiarisce Eychenne, «che dietro ci sia del lavoro rispettato e desiderato, non costretto e sacrificato». «Tra i balocchi più apprezzati», racconta, «intramontabili sono i peluches: soprattutto negli adulti, risvegliano qualcosa che è sepolto nell’animo da troppo tempo, diversamente ci sono persone che passano davanti la vetrina credendo si tratti di roba vecchia: c’è chi ama quello che vede già da fuori e chi lo detesta senza neppure entrare».
Un nuovo spazio creativo
Tuttavia il bazar, che nel mondo social si descrive come un “labirinto di libri e giochi indipendenti a misura di bimbo”, sotto la denominazione di “Il Minotauro libreria”, ha recentemente inaugurato una nuova sede in via del Banco di Santo Spirito, a due passi da Castel Sant’Angelo. Non è tutto. Nello spazio che resta, fra teste di giraffa, lampade in bambù dalle sembianze marine e scaffali inondati di libri, prende vita un’esposizione di tele d’artista: l’universo ludico e poetico di Alessandro Violi, pittore animalista, autore di un open studio che ospita i suoi orsi dipinti a mano, cui conferisce una dimensione magica, che li rende degli orsetti particolarmente amati dai più piccoli. Una vera e propria mostra per bambini: per chi lo è e per chi ancora riesce ad esserlo.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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