Attualità
Inchiesta sulle botticelle romane: maltrattamento dei cavalli, pagamenti in nero e infrazioni stradali
Recenti investigazioni condotte dall’associazione antispecista AnimaLiberAction hanno rivelato uno scenario preoccupante riguardo le botticelle romane. Il filmato pubblicato dall’associazione mostra cavalli maltrattati, transazioni monetarie irregolari e diverse infrazioni del codice stradale. La situazione è stata documentata durante l’estate, quando le temperature a Roma hanno superato i quaranta gradi, esponendo i cavalli a un clima estremo e a condizioni di lavoro disumane nelle strade trafficate della capitale.
Cavalli delle botticelle romane maltrattati
Le immagini diffuse dall’indagine di AnimalLiberAction offrono un quadro allarmante della vita degli equini utilizzati per trainare le carrozzelle turistiche. I cavalli sono visti sotto il sole cocente, bloccati nel traffico e immersi nel trambusto cittadino senza la possibilità di accedere a riserve d’acqua costanti. Gli animali sono costretti a nutrirsi da sacchi di fieno appesi ai loro colli, un metodo che non solo limita l’accesso al cibo, ma è anche innaturale e scomodo.
Violazioni del codice della strada e uso del cellulare
L’inchiesta ha anche messo in luce le violazioni compiute dai vetturini delle carrozze. Questi sono stati ripresi mentre usano il cellulare durante la guida e mentre attraversano gli incroci con il semaforo rosso o compiono inversioni di marcia in zone vietate. Tali azioni non solo infrangono il codice della strada, ma mettono anche a rischio la sicurezza di cavalli, guidatori e pedoni.
Pagamenti senza il rilascio di fattura
Un altro aspetto critico emerso è la questione dei pagamenti senza fattura. Nonostante il costo elevato delle corse in carrozza, i vetturini non rilasciano ricevute fiscali, comportando significativi guadagni in nero. “La mancata emissione di fatture rappresenta un incentivo a continuare ad utilizzare i cavalli, piuttosto che passare a mezzi di trasporto più etici come le carrozze elettriche”, ha dichiarato un rappresentante dell’associazione. Di fronte a queste pratiche, AnimaLiberAction ha richiesto un intervento urgente da parte delle autorità per porre fine a questa tradizione discutibile, auspicando un cambio verso soluzioni più etiche e sostenibili anche in vista di eventi internazionali come il Giubileo 2025.
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