Cronaca
Iniziativa del Comune di Roma contro i “saltafila” per il rilascio delle carte d’identità

Potenziamento dei Controlli negli Uffici Anagrafici
A Roma, gli operatori dei centri anagrafici riceveranno ora istruzioni per verificare con maggiore attenzione le identità delle persone che si presentano per ritirare la carta d’identità elettronica, confrontando i nomi con quelli degli appuntamenti prenotati. Questa iniziativa mira a ridurre il fenomeno dei “saltafila”, in cui agenzie esterne prenotano appuntamenti per poi rivenderli a chi cerca di evitare lunghe attese.
Le problematiche riscontrate nei controlli sono da considerarsi uno dei motivi principali della diffusione di questa pratica. Le agenzie potrebbero infatti prenotare slots non appena diventano disponibili online, per poi proporli a pagamento ai cittadini che non riescono a ottenere una prenotazione attraverso i canali ufficiali. Le autorità municipali credono che l’assicurazione che il nome della persona presente al momento del ritiro corrisponda a quello della prenotazione potrebbe contrastare tali attività illecite.
Misure e Direttive in Atto
Negli scorsi mesi, è stata emanata una chiara direttiva a tutti gli uffici anagrafici con l’obiettivo di potenziare i controlli. Questa decisione è stata presa in particolare dopo che un dipendente è stato trovato a gestire appuntamenti “privati” per facilitare alcuni cittadini, in associazione con le agenzie. A seguito di questo episodio, il Comune ha presentato due denunce alla Procura, con l’intento di individuare ulteriori irregolarità connesse a tali pratiche.
Eventi Speciali di Accesso
Per il fine settimana in arrivo, è stato pianificato un nuovo “Open Day” dedicato a coloro che necessitano di ottenere la carta d’identità elettronica. Gli uffici anagrafici dei Municipi III, VI, VII, VIII, XI e XV effettueranno aperture straordinarie, offrendo la possibilità di operare durante l’intero weekend. Grazie a un mirato sistema di prenotazioni, sarà possibile processare oltre 900 richieste per le carte d’identità elettroniche.
Cronaca
Un uomo affronta una grave situazione di salute

Un urlo «disumano» ha segnato un dramma avvenuto ieri mattina in una palazzina sulla circonvallazione Clodia, a Roma. Il corpo di Roberta, una brasiliana di 45 anni, è stato rinvenuto da Eleonora, proprietaria di un’abitazione al piano terra, dopo che la donna era precipitata dal primo piano. Secondo testimonianze, Roberta era in compagnia di un connazionale e di un’altra giovane donna sudamericana al momento della caduta.
I contorni della tragedia
Roberta ha raccontato agli agenti del commissariato Prati, intervenuti rapidamente, di essersi chiusa a chiave nella sua stanza per sfuggire a un’aggressione. «Lui era una furia, voleva picchiarmi e portarmi via i soldi», ha detto riferendosi al 29enne che condivideva l’appartamento con lei. Questo luogo è noto alle forze dell’ordine come una casa di appuntamenti frequentata da diverse persone provenienti dall’America Latina.
La reazione dei condomini
Gli abitanti del condominio hanno denunciato un’attività sospetta nella palazzina, lamentando urla e litigi ricorrenti. «Abbiamo messo le telecamere nell’androne ma non è bastato a fermare l’andirivieni di gente. Viviamo nella paura», hanno affermato i residenti. Alcuni testimoni hanno visto il 29enne scendere con calma dall’edificio dopo la caduta, mentre Roberta è stata trasportata in codice rosso al policlinico Gemelli, dove ha subito un delicato intervento chirurgico e rischia di rimanere paralizzata.
Indagini in corso
Attualmente, il ventinovenne brasiliano è stato denunciato a piede libero per minacce, mentre le indagini mirano a verificare la presenza di stupefacenti nell’appartamento. Poco prima della caduta, si erano sentite urla provenire dall’interno, e Roberta avrebbe tentato di scappare aggrappandosi al parapetto, prima di precipitare. I condomini hanno richiesto un intervento urgente dalle autorità per fermare il clima di paura e tensione presente nel palazzo.
Cronaca
Acquisto di immobili da Enti da parte del Comune di Roma per affrontare la carenza di 70mila case

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha affrontato la questione della casa nella Capitale durante il convegno “All we need is Home”, la prima Conferenza Internazionale sulla Casa di Roma. L’evento, che si svolge al Palazzo delle Esposizioni, è parte della nuova alleanza internazionale ”Mayor for housing”. Gualtieri ha dichiarato: «Ci siamo impegnati a fondo, spingendo al massimo delle nostre possibilità materiali, con uno stanziamento senza precedenti: 220 milioni per l’acquisto di immobili anche da enti, già siamo a 120 acquistati, 88 con un acquisto ormai finalizzato».
Un salto di qualità
Gualtieri ha sottolineato la necessità di un “salto di qualità” nelle politiche abitative. Ha annunciato che è in arrivo una delibera per la realizzazione di 30 mila alloggi di Edilizia residenziale sociale in dieci anni, affermando che «la casa deve essere messa al centro delle politiche europee». Ha evidenziato l’importanza di ripristinare politiche pubbliche significative a livello sia nazionale che europeo.
La necessità di risorse
L’assessore al Patrimonio e Casa, Tobia Zevi, ha evidenziato che «le città europee vogliono essere protagoniste di un nuovo grande piano europeo per la casa: servono soldi subito, anche in prospettiva». Ha spiegato che è fondamentale sviluppare un piano per i fondi non spesi degli attuali programmi e per il periodo 2028-2034, includendo nuove costruzioni e rigenerazione degli immobili.
Rigenerazione urbana
Zevi ha anche comunicato che «secondo le stime del Cresme a Roma servono 70mila case in dieci anni». Ha descritto alcuni progetti di rigenerazione urbana, tra cui il cantiere del Porto Fluviale, dove un vecchio deposito sarà trasformato in 54 alloggi popolari. Altro progetto di rilievo è quello dell’R5 a Tor Bella Monaca, dove si sta lavorando a una grande riqualificazione, compreso l’efficientamento energetico e la creazione di spazi pubblici più accessibili. Questi interventi sono finanziati anche con risorse europee del Pnrr.
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