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Cronaca

Inseguito dalla giustizia: il rapinatore dal volto asimmetrico catturato in flagranza di reato!

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Inseguito dalla giustizia: il rapinatore dal volto asimmetrico catturato in flagranza di reato!

Un episodio inquietante ha colpito la capitale lo scorso 21 settembre, lasciando i cittadini romani in stato di allerta. Gli agenti del XI Distretto di polizia sono intervenuti celermente in via della Magliana, in risposta a una chiamata che segnalava un uomo vittima di aggressione e rapina.

L’Incidente

Secondo quanto riportato dalla vittima, l’aggressione è avvenuta in modo subdolo: un colpo ricevuto alle spalle ha preceduto il furto violento dei suoi gioielli. Dopo aver perso la collana d’oro, il malcapitato ha tentato di rincorrere i ladri, i quali però si sono rapidamente dileguati dalla scena. Tuttavia, un aspetto chiave della vicenda è rappresentato dal fatto che i criminali si erano presentati a volto scoperte, permettendo alla vittima di memorizzare i loro tratti fisici.

Nel corso della denuncia, la vittima ha avuto l’opportunità di esaminare un album contenente foto di noti delinquenti. È riuscito a identificare senza incertezze uno degli aggressori, basandosi su una caratteristica particolare: uno strabismo marcato. In seguito a questa identità, le forze dell’ordine hanno avviato le indagini, trovando il sospettato nei pressi della stazione “Magliana”.

L’Intervento delle Forze dell’Ordine

Dopo averlo localizzato, il sospetto ha tentato di sfuggire all’arresto. Gli agenti, tuttavia, hanno prontamente bloccato la sua fuga, arrestando un uomo di 35 anni, di origine bosniaca. Accusato di rapina aggravata, il malvivente è stato posto agli arresti domiciliari in conformità con le disposizioni dell’autorità giudiziaria, sulla base della richiesta della Procura della Repubblica. Le indagini sono state condotte congiuntamente dagli agenti del Distretto San Paolo e dalla Sezione Volanti della Questura di Roma, dimostrando un’efficace coordinamento tra le forze di polizia.

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.

LA BANDA

Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.

IL DNA

Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.

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Monica Guerritore avvia le riprese del film su Anna Magnani il 23 aprile

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Monica Guerritore avvia le riprese del film su Anna Magnani il 23 aprile

Una voce umana è il titolo della pellicola che vedrà Guerritore interpretare una delle più grandi icone femminili del cinema italiano e mondiale. Il film si propone di esplorare la vita e l’eredità di questa figura attraverso una narrazione intensa e coinvolgente.

Un’interpretazione straordinaria

La scelta di Guerritore per il ruolo principale è stata accolta con entusiasmo, poiché l’attrice è nota per le sue capacità artistiche e la profondità delle sue interpretazioni. Gli amanti del cinema aspettano con impazienza di vedere come riuscirà a portare sul grande schermo l’essenza di una personalità così complessa e affascinante.

Riscoprire un’icona

La pellicola offrirà non solo un tributo alla carriera della protagonista, ma anche una riflessione sui temi universali di amore, perdita e autocontrollo. "Una voce umana" non si limita a raccontare la storia di una donna, ma cerca di catturare le emozioni e le esperienze che hanno segnato la sua vita, rendendo omaggio alla sua grandezza.

In attesa di ulteriori dettagli sulla programmazione e sul rilascio del film, il progetto sta già suscitando un notevole interesse tra il pubblico e gli addetti ai lavori.

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