Cronaca
Interruzione dei ticket e rinnovamento delle regole sulle golf car: cosa c’è da sapere!
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La Fontana di Trevi: Accesso Senza Biglietto Inizialmente
La celebre Fontana di Trevi non richiederà alcun biglietto d’ingresso nei suoi primi mesi di apertura ai visitatori. Questa decisione è stata comunicata dal sindaco Roberto Gualtieri durante un’intervista su Sky Tg24. Tuttavia, se la presenza di hostess e altri operatori sarà significativa, si potrebbe considerare l’implementazione di un contributo simbolico di uno o due euro. L’idea di un controllo regolarizzato dell’accesso è emersa dopo l’annuncio del restauro della Fontana, che si protrarrà per un periodo di tre mesi e avrà un costo totale di 327mila euro, finanziato dal progetto Caput Mundi. È importante sottolineare che il monitoraggio sarà limitato esclusivamente all’area monumentale, senza influenzare la piazza nel suo complesso.
La Posizione della Polizia Locale
La polizia municipale supporta l’iniziativa, affermando che il loro impegno nella sicurezza rimarrà costante, specialmente nelle zone adiacenti alla Fontana per prevenire attività illecite, come la presenza di venditori ambulanti. Gli agenti hanno indicato che la complessità della gestione della piazza deriva dalle molteplici vie di accesso e dal suo ruolo di punto d’incontro per i turisti e i cittadini.
Diverse Opinioni sulla Nuova Regolamentazione
Non mancano le critiche rispetto alla proposta di limitare l’accesso alla Fontana di Trevi. Romolo Guasco di Confcommercio Roma ha espresso scetticismo, sottolineando come l’idea di ordine e sicurezza possa generare problematiche analoghe a quelle già riscontrate con l’introduzione di misure simili al Pantheon, che hanno causato lunghe code e attese. Inoltre, questo potrebbe influenzare negativamente i commercianti situati nelle immediate vicinanze. Claudio Pica di Fiepet – Confesercenti Roma si mostra ancora più critico, avvertendo dei rischi di escludere i turisti dall’esperienza di scoperta libera e immediata. Pica insiste sulla necessità di un dialogo costruttivo con il Campidoglio per trovare alternative che non danneggino l’immagine di accoglienza della città.
Golf Car e Normative di Circolazione
In un’altra conversazione parallela, il Campidoglio sta affrontando il crescente utilizzo delle golf car nel centro di Roma. L’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, ha riconosciuto l’esistenza di un vuoto normativo che rende necessaria una segnalazione certificata per l’utilizzo di questi veicoli. Attualmente, solamente una golf car rispetta le normative richieste, mentre le altre operano sfruttando un sistema temporaneo che consente di circolare per 30 giorni dopo una richiesta iniziale, anche se inizialmente bocciata.
Patanè ha annunciato l’intenzione di collaborare con le autorità regionali per migliorare i controlli e affrontare le sfide, nonostante la carenza di personale nella polizia locale. Questi sviluppi sono particolarmente cruciali in vista del Giubileo imminente, per garantire un’efficace gestione della mobilità nella città eterna.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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