Attualità
La demolizione è in corso.

La demolizione della storica casa di Alberto Moravia in via Sgambati, di fronte a Villa Borghese, ha suscitato forti proteste da parte di associazioni e comitati locali che chiedono l’interruzione immediata dei lavori. La storicità del luogo è indiscutibile: non solo diverse fonti storiche ne parlano, ma i progetti originali sono conservati all’interno dell’Archivio Storico Capitolino. Anche l’ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha dato rilevanza al luogo in un suo romanzo giallo.
La storia del villino
Il villino neorinascimentale dove è nato e ha vissuto Alberto Moravia, autore de ‘Gli indifferenti’, è stato progettato dall’architetto Carlo Pincherle, come sua abitazione e studio. Nato nel 1907, Moravia ha trascorso qui la sua infanzia e parte dell’adolescenza, in un edificio che, paradossalmente, non è protetto dalla Soprintendenza. Attualmente, una ditta privata sta procedendo alla demolizione di alcune parti dell’edificio, un tempo anche sede delle stanze dell’Hotel Borghese.
Testimonianze letterarie
A descrivere il villino non è solo Moravia, ma anche Dacia Maraini, che racconta del loro tempo insieme nella sua opera ‘Il bambino Alberto’. Maraini ricorda con affetto la palazzina e il suo giardino. Anche Moravia, nei suoi testi, evoca particolari dell’ambiente famigliare, dalla biblioteca di noce alle piante in cui era immerso l’edificio.
Un pezzo di Roma a rischio
Il villino è menzionato anche da Veltroni nel libro ‘Assassinio a Villa Borghese’, come “casa dell’Infanzia di Alberto Moravia ora Hotel Villa Borghese”. I progetti dell’edificio, opera di Carlo Pincherle, ci riconducono agli esordi del Novecento, a una Roma ancora impregnata delle vestigia di un’epoca culturale e architettonica vivace. Tuttavia, nonostante le proteste e il suo inestimabile valore storico, il villino non è ancora al riparo dal pericolo di demolizione che incombe. La comunità spera che le istituzioni intervengano per preservare questo simbolo della cultura italiana.
Attualità
Il Roseto Comunale di Roma riapre il 21 aprile con orari aggiornati e regole per le prenotazioni, un diversivo tra i soliti disastri cittadini

Roma si risveglia con i suoi petali in fiore: il roseto comunale riapre il 21 aprile, sfidando la solita burocrazia italiana con un tocco di ribellione primaverile. Mentre i politici litigano, almeno i fiori offrono un po’ di bellezza gratuita – o quasi, con prenotazioni obbligatorie. Pronti a profumare l’aria di scandalo verde?
Il roseto comunale di Roma, uno dei tesori nascosti della Città Eterna, sta per tornare accessibile al pubblico a partire dal 21 aprile. Dopo mesi di chiusura, questa oasi di colori e profumi promette di attirare visitatori ansiosi di evadere dalla routine urbana. "Gli orari aggiornati e come prenotare le visite" saranno essenziali per godersi lo spettacolo, con ingressi regolati per evitare assembramenti – perché, si sa, in Italia l’ordine è sempre un optional.
Orari e Accessibilità
Il roseto aprirà con orari flessibili per adattarsi alle belle giornate primaverili, garantendo che tutti possano ammirare le rose senza troppi intoppi. Ma attenzione: la prenotazione è d’obbligo, un piccolo prezzo da pagare per un po’ di pace tra i fiori, lontano dalle solite chiacchiere da bar su tasse e ritardi.
Come Prenotare
Per assicurarsi un posto, i visitatori dovranno seguire procedure semplici ma rigorose, come indicato dalle linee guida ufficiali. "Come prenotare le visite" potrebbe includere app o siti web, rendendo l’esperienza un mix di natura e tecnologia – perché nel 2024, anche i petali hanno bisogno di un codice QR.
Consigli per i Visitatori
Non perdetevi l’opportunità di scattare foto mozzafiato o semplicemente rilassarmi tra le aiuole: è un promemoria che, nonostante le bizze della politica, Roma sa ancora come stupire. Ricordate, però, di rispettare le regole per mantenere intatto questo gioiello urbano.
Attualità
Dove ignorare le feste: l’elenco dei supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma

Mentre la Pasqua si avvicina, i romani si trovano di fronte a un dilemma eterno: tra uova di cioccolato e carrelli della spesa, quali supermercati e centri commerciali resteranno aperti per soddisfare la fame di acquisti? Con l’immagine di un’affollata cassa di supermercato che fa da sfondo, "quali sono i supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma" diventa la domanda del momento, un mix di tradizione e consumismo che non risparmia nemmeno le feste.
Pasqua a Roma: Supermercati aperti nonostante le feste? Scopri quali resteranno operativi per lo shopping last-minute, perché chi si ferma è perduto! #Pasqua #Roma #CentriCommerciali #ShoppingFestivo
Orari e Aperture Tipiche
In città come Roma, dove il commercio non dorme mai, alcuni supermercati e centri commerciali sfidano le chiusure festive con orari estesi, attirando folle di acquirenti affamati di offerte. È un fenomeno che sottolinea come, in tempi moderni, le tradizioni si adattino al ritmo frenetico della vita quotidiana.
Impatto sul Consumatore
Per i romani, sapere quali luoghi rimarranno accessibili significa bilanciare famiglia e spesa, con un tocco di ironia: mentre alcuni criticano l’invasione del commerciale nelle feste, altri lo vedono come una benedizione per evitare code post-pasquali. È un dibattito che, con un pizzico di sarcasmo, mette in luce quanto siamo tutti un po’ schiavi delle promozioni.
Consigli per gli Acquisti
Se state pianificando una gita Pasquetta, controllate gli orari per non ritrovarvi con il carrello vuoto: è sempre meglio essere preparati, soprattutto in una metropoli dove il "fai-da-te" incontra il sacro e il profano.
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