Attualità
La falegnameria di Casal del Marmo: un rifugio di speranza e riscatto per le nuove generazioni
Un’immersione nella falegnameria di Casal del Marmo, dove i giovani detenuti tornano a dare forma al proprio futuro. Qui imparano a riconoscere che la loro identità va oltre gli errori commessi.
Il Progetto FuoriBolla
Viviana Petrucci, direttrice di ARPJTETTO a Roma, sostiene: “È fondamentale far capire ai ragazzi che non sono definiti dal reato che hanno commesso. Si tratta solo di un errore, un episodio che non deve segnare il resto della loro vita.”
Varcando la soglia dell’associazione, si possono notare due cartelli che indicano la casa-famiglia e il centro “Gli Scatenati”. Fondato nel 2013, questo centro si dedica all’accoglienza di minori e giovani adulti in situazioni di detenzione alternativa, offrendo una vasta gamma di attività tra cui falegnameria, teatro, scrittura, sport e giardinaggio.
Dalla sua creazione, il progetto FuoriBolla, concepito dall’architetto Giulio Mattioli, ha avuto un significativo sviluppo. A partire da marzo, la falegnameria è stata ampliata per integrarsi con le attività dell’Istituto Penale per Minorenni di Casal del Marmo, garantendo una continuità tra il lavoro svolto all’interno e quello all’esterno.
SFIDE E OPPORTUNITÀ
Il valore del progetto all’interno dell’istituto è cruciale, come spiega Mattioli: “La falegnameria rappresenta per i ragazzi una delle poche opportunità di normalità in un contesto così difficile.” Tuttavia, il sovraffollamento pone notevoli sfide. “Le tensioni tra i detenuti complicano l’organizzazione, a volte abbiamo solo uno o due ragazzi invece degli sei previsti.”
Francesco Montalbano, co-direttore del centro “Gli Scatenati”, commenta le recenti modifiche normative: “Il decreto Caivano ha indurito le misure di detenzione. Attualmente, l’approccio educativo è poco valorizzato in favore di uno più punitivo.” Questo fattore rischia di minare gli sforzi compiuti da chi si impegna quotidianamente nel reinserimento sociale dei minori.
Attualità
Previsioni meteo a Roma e nel Lazio per giovedì 23 gennaio 2025: cielo coperto e assenza di sole.
Cielo coperto senza sole a Roma e nel Lazio in questo giovedì 23 gennaio 2025, con temperature che oscillano tra i 7 e i 16 gradi. Dopo giorni di pioggia, si prevede una pausa dalle precipitazioni, con venti moderati. A Roma e Latina si attendono massime intorno ai 16 gradi, mentre la provincia più fredda è Rieti con minime di 7 gradi. Nel pomeriggio potrebbero esserci schiarite e il termometro oscilla fra gli 11 e i 16 gradi. Viterbo appare nuvoloso, mentre Rieti e Latina potrebbero avere qualche raggio di sole. A Rieti le temperature vanno dai 7 ai 14 gradi, a Viterbo tra gli 8 e i 14. I venti sono moderati e non si prevedono precipitazioni.
Attualità
L’emergenza peste suina a Roma è finita: la regione Lazio non è più zona rossa. Forma attiva: L’emergenza peste suina è finita a Roma: la regione Lazio non è più zona rossa.
La peste suina non è più un’emergenza nella regione Lazio. Il Ministero della Salute ha dichiarato l'”eradicazione a Roma e provincia”. L’emergenza è finita grazie alla collaborazione delle istituzioni, esperti e attori coinvolti. Si è conclusa anche la zona rossa per bloccare la diffusione della malattia. Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha sottolineato l’importanza dell’azione coordinata per arginare la diffusione della malattia. Restando vigili in caso di reintroduzione del virus a Roma.
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