Cronaca
La Procura accusa: frattura al bacino di un agente, chi è il responsabile?
<h2>Modifica della misura cautelare per Tiziano Lovisolo
I giudici della capitale hanno deciso di cambiare la misura cautelare per Tiziano Lovisolo, un giovane di 24 anni proveniente dalle Marche, fermato durante un incontro a Roma in favore della causa palestinese. Durante l’udienza di oggi, il giudice ha confermato l’arresto del giovane, che si trova a dover affrontare accuse severe di lesioni gravi e resistenza a pubblico ufficiale. La procura aveva richiesto la detenzione in carcere.
Dettagli sull’arresto
Tiziano Lovisolo, assieme a un’amica, ha partecipato alla manifestazione mentre era iscritti a un corso di laurea in scienze politiche a Perugia. In seguito ai disordini nei pressi della Piramide Cestia, è intervenuta la polizia che ha proceduto al suo fermo. Le accuse mosse contro di lui comprendono lesioni gravi, poiché sarebbe responsabile della frattura del bacino di un agente a causa di calci e pugni scagliati nel caos del momento. Durante la sua deposizione, il giovane ha respinto fermamente le accuse.
«Appena ho percepito che la situazione stava degenerando – ha dichiarato Lovisolo – ho tentato di allontanarmi dalla manifestazione, ma non ho potuto farlo poiché tutte le vie d’uscita erano bloccate. Sono stato colpito dalle forze dell’ordine senza avere aggredito nessuno».
Risposta della comunità e manifestazioni di sostegno
All’uscita del tribunale, Lovisolo ha ricevuto il supporto di un gruppo di circa cento persone che hanno testimoniato la loro solidarietà. Durante il presidio, i partecipanti hanno lanciato slogan come “La nostra passione per la libertà è più forte di ogni autorità”. Nel contesto delle prove a carico, evidenziate anche da video registrazioni, il giudice ha infine optato per la misura degli arresti domiciliari. La prossima udienza è stata fissata per il 14 novembre.