Cronaca
La suora abbandona la vita religiosa dopo le molestie del figlio dell’assistita: la madre superiore non la sostiene.
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Una suora di origine nigeriana è coinvolta in un grave caso di violenza sessuale avvenuto a Roma. Un uomo di 38 anni, figlio dell’anziana donna per cui la religiosa prestava servizio come badante, è accusato di aver tentato approcci sessuali nei confronti della suora, presentandosi nella sua stanza completamente nudo. Dopo il terribile episodio, la religiosa ha cercato aiuto e protezione presso la sua congregazione, ma la risposta inaspettata della madre superiora l’ha costretta a prendere una decisione drastica: denunciare l’accaduto alla polizia. Attualmente, il responsabile è sotto processo per le sue azioni, mentre la congregazione è stata accusata di sfruttamento lavorativo, anche se tale accusa è stata successivamente archiviata. Adesso, la suora ha deciso di abbandonare la vita religiosa e intraprendere un nuovo percorso, accompagnata da un figlio.
L’incidente della Violenza
Suor Caterina, un nome di fantasia, aveva lasciato la Nigeria per entrare a far parte di una congregazione religiosa nei pressi dei Castelli Romani. Qui, si occupava di assistenza a persone anziane, e nel gennaio 2020 si è trovata a lavorare nella zona di Tuscolana per una signora anziana. Una sera, dopo le cure necessarie, il figlio trentottenne della donna è entrato nella cameretta della religiosa senza vestiti, facendo avanzamenti sessuali inaccettabili. Spaventata e traumatizzata, la suora ha abbandonato subito l’abitazione e si è recata dalla sua madre superiora per riferire quanto accaduto. Con sorpresa, la religiosa le ha suggerito di continuare a lavorare in quella situazione.
Il procedimento legale e l’inchiesta
Nell’ottobre del 2020, dopo aver lasciato l’istituto religioso, la suora ha deciso di avviare un’azione legale per denunciare non solo l’episodio di violenza ma anche le condizioni di sfruttamento lavorativo in cui si trovava. A fine dicembre dello stesso anno, ha presentato le accuse di violenza sessuale relative agli eventi vissuti durante il suo soggiorno nell’appartamento dell’anziana signora. Le indagini hanno confermato che la suora era lì da gennaio a luglio 2020, identificando il figlio della donna come autore dell’abuso. Attualmente, l’uomo è sotto processo, mentre la docente cerca di ricostruire la sua vita insieme al suo bambino nelle vicinanze di Roma.
Situazioni simili di abuso ecclesiale
La vicenda di suor Caterina si inserisce in un contesto più ampio di casi di abuso che hanno coinvolto membri dell’ambiente ecclesiastico. Un anno prima, un sacerdote noto per la sua attività di psicoterapeuta era stato accusato da una suora di averla costretta a subire atti sessuali indesiderati. Le accuse, relative a fatti accaduti tra il 2009 e il 2013, hanno portato a procedimenti legali nei suoi confronti, seguendo un’inchiesta avviata dalla procura di Roma. Questo caso evidenzia ulteriormente le complessità e le problematiche all’interno della comunità religiosa, in particolare per quanto riguarda la violenza e l’abuso di autorità.