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Cronaca

Le autorità stanno cercando una banda responsabile del furto di Rolex e gioielli.

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Le autorità stanno cercando una banda responsabile del furto di Rolex e gioielli.

Un furto di notevole entità si è verificato ieri in via del Colle a Tivoli, con un bottino che si aggira intorno ai 500 mila euro. Gli autori del colpo, operando in pieno giorno, hanno aperto la porta di ingresso della villetta, probabilmente utilizzando un piede di porco, causando danni significativi alla serratura e al telaio. Una volta all’interno, la banda ha tagliato la cassaforte, portando via un ingente carico di orologi e gioielli, tra cui dieci orologi Rolex.

La dinamica

La coppia di proprietari, lui classe 1955 e la moglie di un anno più giovane, ha dato l’allerta al rientro a casa, trovando la porta aperta e le stanze in disordine. Nonostante la presenza di segni evidenti di un furto ben pianificato, la mancanza di dispositivi di allarme e videosorveglianza ha contribuito a rendere l’operazione della banda molto più semplice. La prontezza e la perizia con cui gli autori hanno aperto la cassaforte hanno fatto sì che non si sospettasse in un primo momento di una banda specializzata, ma piuttosto di un’azione compiuta da chi era in possesso di informazioni dettagliate.

Le indagini

Le forze dell’ordine arrivando sul luogo del crimine non hanno trovato testimoni oculari, poiché molti vicini erano assenti per motivi di lavoro. Non ci sono elementi concreti che indichino la presenza di un basista, ma la polizia si sta concentrando su particolari raccolti durante il sopralluogo. Gli investigatori hanno già avviato le verifiche del materiale repertato dalla Scientifica, sperando di rintracciare i ladri attraverso ulteriori indagini.

Precedenti e dati

Il furto avvenuto a Tivoli rientra in una serie di episodi simili che stanno colpendo la regione, con la criminalità domestica che ha registrato un aumento significativo. Secondo l’ultimo rapporto sull’indice di criminalità per il 2023, i furti, in particolare, rimangono tra i reati più comuni, con oltre 146mila denunce, di cui molte riguardano furti in abitazione e furti con destrezza. Gli esperti avvertono che l’attenzione dovrebbe rimanere alta, data la frequenza di crimini simili e la presenza di bande organizzate attive nel territorio.

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Colf incinta licenziata, processo per minacce alla vedova di un generale dell’esercito

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Colf incinta licenziata, processo per minacce alla vedova di un generale dell’esercito

Un drammatico racconto emerge dalla storia di una donna in cerca di stabilità dopo le devastazioni del terremoto di Amatrice. Dopo la distruzione della sua casa, il suo sogno di trovare un lavoro e una nuova sicurezza è stato trasformato in un incubo, con la minaccia di perdere nuovamente tutto.

La ricerca di stabilità

La protagonista ha passato un periodo difficile, cercando di ricostruire la propria vita dopo il sisma che ha colpito la sua abitazione. La speranza iniziale di rimettersi in carreggiata è stata rapidamente oscurata da nuove difficoltà, tra cui la precarietà lavorativa.

Minacce e paura

Oltre alla ricerca di un’occupazione, la donna si è trovata ad affrontare minacce gravi, inclusa la paura per la propria vita. Queste circostanze hanno reso ancora più complessa la sua situazione, rendendo difficile qualsiasi tentativo di risalire.

Il racconto di questa donna evidenzia come le esperienze traumatiche possano segnare profondamente la vita delle persone, costringendole a confrontarsi con ostacoli imprevisti e devastanti.

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Cronaca

La discussione per un prestito di 60 euro

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La discussione per un prestito di 60 euro

«Aveva qualcosa in mano, mi ha colpito». Queste sono le parole di Matteo, un ragazzo di quasi 17 anni, che non si rende subito conto di essere stato accoltellato durante una lite con un compagno di scuola. Dopo un confronto fisico, il giovane aggressore, più piccolo di lui, scappa con la sua fidanzata, mentre Matteo, inizialmente senza avvertire il dolore, scopre il taglio sul suo costato e si accascia.

I SOCCORSI

Fortunatamente, una dottoressa di passaggio nei pressi di viale Annibal Caro a Frascati, interviene e riesce a mantenere in vita Matteo per 15 minuti, prima dell’arrivo dell’ambulanza. La situazione è critica: il ragazzo ha subito un colpo al cuore e, durante il trasporto al policlinico romano di Tor Vergata, ha un arresto cardiaco. L’aggressore, un ragazzo che compirà 15 anni a settembre, è stato rintracciato e arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Ha dichiarato agli investigatori di aver agito per un debito di 60 euro, ma il coltello, lungo 20 centimetri, è stato ritrovato da lui stesso a poca distanza dal luogo dell’aggressione.

LA DINAMICA

Circa alle 20.30, Matteo e i suoi amici si trovano sui Vialoni, quando l’aggressore e la sua fidanzata si avvicinano. Le tensioni tra i due ragazzi sfociano in una colluttazione, culminata con l’uso del coltello. Un solo colpo inflitto dall’alto fa sì che la lama trafigga un polmone e raggiunga il cuore. Dopo l’aggressione, il giovane scappa, getta il coltello e si reca a casa della fidanzata, estranea alla vicenda. Arrestato alcune ore dopo, confessa rapidamente l’accaduto.

Nel frattempo, la comunità è sotto shock. I familiari delle due famiglie esprimono incredulità: «Siamo sconvolti e addolorati», affermano gli zii dell’aggressore, mentre la cugina della vittima sottolinea l’intenzionalità del colpo inferto, affermando: «L’ha colpito al cuore, voleva ucciderlo». La situazione è monitorata dalle forze dell’ordine, che evidenziano il grave problema dei comportamenti deviati tra i giovani. «Matteo lotta», dicono i medici ai familiari che sperano in un miracolo per riportarlo a casa.

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