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Le bandiere della Palestina esposte al Righi: la preside avverte i genitori che la scuola rimane neutrale rispetto alla politica.

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Le bandiere della Palestina esposte al Righi: la preside avverte i genitori che la scuola rimane neutrale rispetto alla politica.

Bandiere Palestinesi e Polemiche al Liceo Righi di Roma

Bandiere della Palestina sono state viste sventolare dalle finestre del liceo Righi di Roma, provocando la reazione della preside del liceo, che ha inviato una comunicazione ai genitori degli studenti coinvolti. Gli studenti, parte del collettivo Ludus, hanno esposto le bandiere come gesto di sostegno alla causa palestinese. Sebbene l’azione sia durata solo cinque minuti, ha sollevato un acceso dibattito.

Un’azione fulminea

I fatti si sono verificati alla fine della giornata scolastica di venerdì scorso. Dopo il termine delle lezioni, un gruppo di circa trenta studenti ha avviato l’azione, autorizzata dalla preside, di un pranzo sociale al di fuori dell’edificio scolastico. Subito dopo il suono della campanella, hanno calato le bandiere per soli cinque minuti. L’incontro con la preside e vicepreside, nel tentativo di fermare gli studenti, non ha impedito loro di lasciare l’edificio, trattandosi di un’azione compiuta al di fuori dell’orario scolastico.

Intervento delle forze dell’ordine

Poco dopo l’episodio, gli studenti sono stati avvicinati da agenti della Digos, inviati probabilmente dalla scuola stessa. Gli agenti hanno verificato la situazione e, constatando l’assenza di minacce o pericoli, se ne sono andati. Tuttavia, il presunto coinvolgimento degli studenti ha portato a un’email inviata ai genitori di otto ragazzi, quelli identificati dal personale scolastico. Nella comunicazione si ribadiva il divieto di fare politica a scuola e si contestavano le modalità dell’azione, sebbene gli studenti neghino categoricamente di aver violato il regolamento scolastico.

Risposta degli studenti e il prossimo sciopero

Il collettivo Ludus ha risposto pubblicamente all’email, sottolineando il diritto alla libertà di espressione garantito dal regolamento d’istituto. Gli studenti, sentendosi privati del loro diritto di manifestare, hanno deciso di organizzare uno sciopero previsto per il 31 ottobre 2024. L’iniziativa mirerà a ribadire l’importanza del diritto di espressione all’interno della comunità scolastica.

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