Cronaca
Le vendite aumentano grazie all’iniziativa “Dolcetto o scherzetto”, con bar e ristoranti che traggono i maggiori vantaggi.
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A Roma, i pubblici esercizi, come ristoranti, bar e altri locali, si preparano a un Halloween particolarmente favorevole, con una stima di crescita del volume d’affari del 5% rispetto allo scorso anno. La festa di Halloween, ormai ben radicata nelle abitudini locali, si preannuncia come un’importante opportunità economica per diversi settori commerciali, grazie anche alle coincidenze favorevoli del calendario, con il 31 ottobre che cade di giovedì, rendendo il ponte di Ognissanti ancora più allettante per i festeggiamenti.
LE INIZIATIVE
Numerosi locali hanno già registrato un incremento significativo nelle prenotazioni, con cartelli di “soldout” già visibili in molte parti della città. Claudio Pica, presidente di Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio, conferma: «Per i locali si prevede un aumento degli incassi del 5%. Ormai questa festa è entrata stabilmente anche da noi, importata dall’America, soprattutto nella fascia di età che va dai 16 ai 30 anni». Secondo un’indagine di Confesercenti, il 67% dei residenti dell’Italia centrale ha partecipato alle celebrazioni di Halloween lo scorso anno.
IL TREND
La spesa media prevista per la festività è di 66,70 euro a persona, con un giro d’affari complessivo che supera i 20 milioni di euro nella città. Valter Giammaria, leader di Confesercenti di Roma e Lazio, sottolinea che questa celebrazione, oltre a beneficare i pubblici esercizi, coinvolge vari rami del commercio: «Halloween è ormai un momento importante per il commercio in città. Le previsioni sono molto buone anche per altri settori: dall’abbigliamento ai cosmetici, alla bigiotteria». Le industrie dolciarie, in particolare, stanno registrando un aumento nelle vendite per la vigilia di Ognissanti, con la grande distribuzione che riempie gli scaffali di prodotti a tema.
IL PERIODO
Questo trend crescente ha preso piede in modo costante negli ultimi anni, tranne che durante i periodi più difficili della pandemia, e precede il periodo natalizio, con il “black friday” fissato per il 29 novembre. L’arrivo di turisti e visitatori arricchirà ulteriormente l’atmosfera festiva: Roma, insieme a Milano e Napoli, emerge come una delle mete più prenotate, rispecchiando la preferenza degli italiani per le grandi metropoli. Infine, le previsioni meteo sono ottimistiche, con un’alta pressione che promette bel tempo per tutta la settimana.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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