Cronaca
L’Università UniMarconi organizzerà un evento per celebrare il 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi il 29 ottobre alle ore 18.
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L’Università degli Studi Guglielmo Marconi ospiterà domani, 29 ottobre 2024, un evento di grande prestigio per commemorare i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, uno dei più grandi pionieri delle telecomunicazioni. L’incontro si terrà presso l’Aula Magna dell’Ateneo, in Via Vittoria Colonna 11, a partire dalle ore 18:00. L’iniziativa, organizzata con il patrocinio del Comitato Nazionale Marconi 150, che vedrà la partecipazione di importanti esponenti del mondo istituzionale, accademico e scientifico, sarà un’occasione per celebrare il lascito di Marconi e la sua incalcolabile influenza nel progresso scientifico e tecnologico.
Un Evento di Prestigio
Dopo i saluti istituzionali del Presidente di UniMarconi, Alessio Acomanni, interverranno il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e il Sottosegretario al Ministero della Cultura, Sen. Lucia Borgonzoni. L’evento sarà arricchito dalla presenza della Principessa Elettra Marconi e del Principe Guglielmo Giovanelli Marconi, rispettivamente figlia e nipote dello scienziato, che condivideranno ricordi personali e riflessioni sull’influenza che Marconi ha avuto nel mondo moderno.
Tavola Rotonda e Ospiti
Una tavola rotonda, moderata dalla Dott.ssa Maria Antonietta Spadorcia, Vice Direttore del TG2, permetterà a figure di spicco del mondo scientifico e culturale di offrire il loro contributo. Tra gli illustri relatori: Prof. Marco Abate, Rettore UniMarconi, Dott. Sandro Sassoli, Giornalista, Dott.ssa Giulia Fortunato, Presidente del Comitato Marconi 150 e della Fondazione Guglielmo Marconi, Prof. Corrado Maria Daclon, Segretario Generale della Fondazione Italia-USA, Prof. Matteo Martini, Associato di Fisica Sperimentale UniMarconi, Dott. Fabrizio Di Michele, Console Generale Italiano a New York, Prof. Fabio Finotti, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a New York.
A Conclusione dell’Evento
A conclusione dell’evento, la Maestra Damiana Natali, compositrice e direttrice d’orchestra, eseguirà il suo brano “Marconi sulle ali del Mondo”, un omaggio musicale dedicato alla visione e all’opera di Marconi.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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