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Nato in una famiglia agiata, si dedicava ai furti con scasso

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Nato in una famiglia agiata, si dedicava ai furti con scasso

La Digos ha arrestato a Fiumicino Alex Di Francesco, latitante su cui pendeva un mandato di arresto europeo emesso dalla Spagna. Durante un controllo di routine, le forze dell’ordine lo hanno fermato mentre procedeva a bordo della sua auto. Di Francesco era conosciuto con il soprannome di ‘el niño pijo’, ovvero il ‘ragazzino viziato’, ed era sfuggito alla cattura da quando, nel 2022, era uscito da un carcere in Germania dopo aver scontato una condanna per furto.

Un Passato Criminale

Nonostante le apparenze di un ragazzo di buona famiglia, con la madre nota avvocata e il padre assistente alla Camera, Alex Di Francesco ha sviluppato una carriera criminale molto attiva. Finora è stato arrestato ben diciannove volte. Tra i suoi arresti, in passato era riuscito a uscire di prigione pagando una cauzione di 50mila euro, che aveva potuto permettersi vendendo una delle sue auto di lusso. Sebbene risultasse ufficialmente disoccupato, viveva comunque in grande comfort, probabilmente grazie ai proventi dei furti.

Una Vita di Furti

La carriera criminale di Di Francesco è iniziata oltre diciassette anni fa, subito dopo aver raggiunto la maggiore età. All’epoca, lavorava in un bar del centro di Madrid, gestito da un uomo con numerosi precedenti penali, specialmente per furto con scasso. Negli anni, Di Francesco è diventato un esperto nello scasso di cassaforti, che riusciva ad aprire con la fiamma ossidrica. Tuttavia, la sua carriera è arrivata a un punto di svolta con l’arresto di ieri sera, e con molta probabilità, nei prossimi mesi verrà estradato in Spagna.

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Ilaria Sula, l’Università La Sapienza si schiera nel processo per omicidio di donna

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Ilaria Sula, l’Università La Sapienza si schiera nel processo per omicidio di donna

Femminicidio a Roma: L’Università La Sapienza si schiera per la giustizia, rivelando un colpo di scena inaspettato! 🕵️‍♀️ #IlariaSula

In una mossa che sta accendendo i riflettori su una battaglia per i diritti delle vittime, l’Università di Roma La Sapienza ha deciso di costituirsi parte civile nel processo legato al tragico femminicidio di Ilaria Sula. Immaginate: un’istituzione accademica che entra in prima linea per chiedere giustizia, un gesto che potrebbe ispirare un’ondata di cambiamenti nella lotta contro la violenza di genere.

Lo sfondo della tragedia

La storia di Ilaria Sula ha catturato l’attenzione di migliaia di persone, con dettagli che emergono piano piano e lasciano tutti a chiedersi: cosa spinge un’università a prendere posizione in un caso così delicato? Si tratta di un femminicidio che ha scosso la capitale, e ora, con La Sapienza in campo, le implicazioni potrebbero essere più profonde di quanto sembri.

L’impatto dell’azione legale

Mentre l’università avanza nel processo, voci interne rivelano un impegno sorprendente per supportare le vittime, suscitando curiosità su quali altre istituzioni potrebbero seguire l’esempio. È un passo che non solo cerca riparazione, ma potrebbe anche smascherare aspetti nascosti di questi drammi, facendoci porre la fatidica domanda: quanto ancora deve accadere prima che il cambiamento diventi realtà?

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Ragazzino di 14 anni sfregiato in viso con una bottiglia di vetro l’appello della mamma per trovare testimoni

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Ragazzino di 14 anni sfregiato in viso con una bottiglia di vetro l’appello della mamma per trovare testimoni

MisteroATavolaScoperta L’appello disperato di una madre dopo che un ragazzino di 14 anni è stato sfregiato in viso con una bottiglia di vetro a Roma – chi è il responsabile di questo atto shock?

Immaginate un tranquillo quartiere di Roma trasformato in scena di un enigma violento: un ragazzino di appena 14 anni si ritrova con gravi ferite al viso dopo un attacco improvviso con una bottiglia di vetro. La comunità è in subbuglio, e tutti si chiedono come possa essere accaduto in piena luce del giorno. La madre del giovane ha lanciato un grido d’aiuto, spingendo i vicini e le autorità a indagare più a fondo su questo caso che sta catturando l’attenzione di tutti.

L’Attacco Improvviso

Le indagini preliminarie rivelano che l’incidente è avvenuto in circostanze ancora poco chiare, forse durante una lite o un incontro casuale. Il ragazzino, la cui identità è protetta per ragioni di privacy, ha riportato ferite che richiedono cure mediche intensive. Questo episodio solleva domande inquietanti sulla sicurezza dei giovani nelle strade della capitale, lasciando molti a chiedersi: “Potrebbe succedere a chiunque?”

L’Appello della Mamma

Tra le lacrime, la madre ha condiviso il suo dolore pubblico, esortando chiunque abbia visto qualcosa a farsi avanti. “Chi ha visto, mi aiuti”, ha dichiarato con voce tremante, in un messaggio che sta circolando rapidamente online e tra i residenti. Questo grido di aiuto non solo evidenzia la drammaticità della situazione, ma invita la comunità a unirsi per assicurare giustizia.

La Corsa alla Verità

Mentre le forze dell’ordine setacciano i dettagli, l’opinione pubblica è sempre più incuriosita: quali segreti si celano dietro questo atto? Potrebbe essere l’inizio di una serie di eventi? Le autorità stanno esaminando ogni pista, e la storia continua a evolversi, tenendo tutti con il fiato sospeso.

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