Attualità
Obbligare gli studenti che fanno il saluto romano a scuola a leggere Scurati è una cattiva idea

Combattere il fascismo con la cultura è l’approccio intrapreso dalla preside del liceo Montessori, che ha imposto una punizione educativa ai ragazzi immortalati con il braccio teso in classe durante una campagna elettorale scolastica. I giovani studenti, coinvolti in questo gesto provocatorio e tra cui figura anche un rappresentante d’istituto appena eletto, sono stati obbligati a leggere classici della Resistenza già proposti durante l’estate. Le letture obbligatorie includono testi come Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino e Fascismo e Populismo di Antonio Scurati. A queste misure si sommano dieci giorni di sospensione e attività socialmente utili da svolgere all’interno della scuola, come la catalogazione dei libri in biblioteca.
Lezioni dal passato
Secondo quanto riportato da la Repubblica, oltre a leggere i libri assegnati, gli studenti svolgeranno un progetto speciale di storia. Il braccio teso, da loro definito "gesto goliardico", rappresenta un simbolo di un passato che dovrebbe suscitare un sentimento di ripudio, soprattutto in un ambiente educativo. La discussione si allarga sul modo in cui l’antifascismo dovrebbe essere spiegato e compreso dalle nuove generazioni, riservando particolare importanza all’ambiente scolastico come luogo di apprendimento e riflessione.
La sfida educativa
La preside del liceo si trova ad affrontare un compito arduo: educare al rispetto dei valori democratici in un contesto in cui un semplice libro non basta. L’antifascismo, sostiene, non può essere imposto come una materia scolastica tradizionale; richiede invece pratiche quotidiane, discussioni critiche e un coinvolgimento attivo degli studenti. Solo così, forse, si potranno evitare i "mostri" di cui parlava Gramsci, favorendo un cambiamento profondo nelle giovani menti.
Attualità
La truffa dello specchietto viene tentata, il malcapitato è inseguito e gli viene urlato: “Sono un sacerdote”. Poi scappa.

Un giovane di Roma nord ha denunciato un tentativo di truffa avvenuto in strada. Il ragazzo ha raccontato l’episodio: “Mi ha fatto i fari: sapevo si trattava di una truffa. Ma ha iniziato a seguirmi, io l’ho portato dove c’era il mio gruppo di amici ad aspettarmi. Ed è scappato via”. Questo avviso serve come monito per coloro che utilizzano i social media e si trovano in situazioni simili.
Rischi su strada
La truffa, nota per colpire principalmente giovani e automobilisti, si manifesta attraverso manovre per attirare l’attenzione della vittima. Questi episodi mettono in evidenza la necessità di mantenere sempre alta la guardia quando si è alla guida, soprattutto in situazioni ambigue.
Importanza della vigilanza
In un contesto urbano, la sicurezza personale rimane una priorità. Le segnalazioni di tentativi di raggiro sono in aumento e gli utenti dei social media sono invitati a condividere esperienze e a segnalare comportamenti sospetti per prevenire ulteriori incidenti.
Attualità
Daniele Penna, scomparso da Pomezia, trovato senza vita nel parcheggio di un centro commerciale

La scomparsa di Daniele Penna, avvenuta il 12 febbraio scorso da Pomezia, ha avuto un esito tragico. L’uomo è stato ritrovato morto all’interno della sua auto nel parcheggio di un centro commerciale.
Il quarantaquattrenne, scomparso con la sua Fiat Punto grigia targata CG773BZ, è stato rinvenuto senza vita. La trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ ha comunicato la notizia del ritrovamento, offrendo supporto ai famigliari e agli amici delle persone scomparse.
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