Cronaca
Opera Romana Pellegrinaggi affidata a una suora da Papa Francesco: per la prima volta una donna al vertice per il Giubileo

Mancano 63 giorni al Giubileo e il Papa ha fatto una scelta inaspettata per guidare l’Opera Romana Pellegrinaggi: la religione e l’organizzazione del Vicariato a Roma, che ha un ruolo cruciale nell’accoglienza dei pellegrini per l’Anno Santo, sarà affidata per la prima volta a una donna, suor Rebecca Nazzaro. Diplomatasi in canto lirico al conservatorio, la superiora delle Missionarie della Divina Rivelazione sostituisce don Remo Chiavarini, che ritornerà a svolgere il ruolo di parroco.
Suor Rebecca, entusiasta della fiducia riposta in lei, vede questa nomina come un importante segno di apertura da parte del Pontefice verso un maggiore coinvolgimento delle donne nella vita ecclesiale. Nonostante le sfide che l’attendono, tra cui la gestione dei flussi di pellegrini verso le destinazioni spirituali come Gerusalemme, Turchia, e numerosi santuari mariani, suor Rebecca si dice pronta ad affrontare il nuovo incarico con determinazione.
Il Ruolo di Suor Rebecca
Il suo compito principale sarà quello di coordinare i vari settori dell’Opera Romana Pellegrinaggi, focalizzando l’attenzione più sulla pastorale e sull’evangelizzazione piuttosto che sull’amministrazione. La religiosa con entusiasmo sottolinea che, in questo nuovo assetto organizzativo, il gioco di squadra sarà fondamentale. Riconosce l’importanza del Giubileo imminente e si dice fiduciosa che il piano già predisposto possa essere ottimizzato e realizzato con successo.
Nonostante le difficoltà economiche causate dalla pandemia e dalla recente crisi politico-militare in Medio Oriente, suor Rebecca assicura che i conti dell’organizzazione sono in attivo e si dice spiritualmente e umanamente coinvolta nella speranza che la pace possa tornare presto, permettendo così la ripresa dei pellegrinaggi nelle terre sante. Le difficoltà dei cristiani in Medio Oriente, in particolare in luoghi come Betlemme, restano una preoccupazione cruciale per lei e l’organizzazione.
Programma di Viaggi e Evangelizzazione
Nel programma presentato per il 2025, vengono proposte destinazioni italiane come Assisi e Subiaco, insieme a storici santuari fuori dai confini nazionali, quali Lourdes e Fatima. In aggiunta, percorsi che includono mete recentemente aggiunte come Arabia Saudita ed Etiopia, senza dimenticare luoghi evangelici come Tromso. In ogni viaggio, l’obiettivo principale è sempre quello di promuovere l’incontro e lo scambio culturale attraverso la fede, centrando l’attenzione non sul profitto, ma sulla missione evangelica della Chiesa.
Suor Rebecca esprime un forte desiderio di far rivivere questi luoghi di fede e cultura e invita i fedeli a partecipare, sperando che le difficoltà attuali possano essere presto superate.
Cronaca
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Le Testimonianze
Immaginate la sorpresa quando Papa Francesco, con la sua umiltà disarmante, strinse la mano a nonna Rosina nella Casa della Carità della parrocchia di San Gregorio Magno, dandole la forza per affrontare la malattia. L’allora parroco Don Renzo Chiesa ricorda vividly quel momento: “Quando scese dall’utilitaria, chiese: ‘Ma questa è la famosa Magliana?'”. E non è finita qui: in un incontro esclusivo a Corviale con l’associazione Piacca, che aiuta chi ha avuto guai con la giustizia, Francesco volle ascoltare storie personali. Massimiliano Lustri, un tempo noto come “Er tapparella”, racconta: “Rise a crepapelle ascoltando i miei aneddoti, come quella volta che in un appartamento finii per pranzare con un’anziana”. Quell’incontro magico cambiò tutto: i ragazzi dell’associazione si reintegrarono nella società e ancora oggi portano al collo il rosario regalato dal Papa.
L’Abbraccio
E se vi dicessimo che un semplice abbraccio del Papa ha consolato un bimbo e lasciato un segno indelebile? Durante la visita alla parrocchia San Paolo della Croce al Serpentone, Francesco abbracciò Emanuele, un ragazzino di 8 anni, che con voce tremante gli chiese: “Mio papà è morto, era ateo, ma ci ha fatto battezzare, ora dov’è? Sta in paradiso?”. Il parroco Don Roberto Cattaneo, ancora emozionato, rivela: “Negli anni, il Pontefice mi chiamava per sapere come stava Emanuele”. Oggi, a 17 anni, Emanuele si è commosso profondamente alla notizia della scomparsa di Francesco, sostenuto dalla mamma Elisabetta Pacciotti: “Per lui è come aver perso un altro papà; il Papa lo rassicurò dicendo che suo padre era sicuramente in paradiso”. Ma le sorprese non si fermano: durante la pandemia, Francesco chiamò inaspettatamente per una benedizione in streaming, dimostrando un’umiltà che lascia senza parole. E poi, c’è la storia di Cinzia Desiati, la mamma di Fabrizio Di Bitetto, morto in un incidente: “Ricevetti una telefonata da un numero privato: ‘Sono Papa Francesco, non è uno scherzo’. Quella chiacchierata fu come una carezza, e mantenne la promessa invitandoci in Vaticano”.L’Incontro
Preparatevi a storie che vi faranno riflettere: Francesco era maestro nell’incontrare chi ne aveva più bisogno, come quando abbracciò Serena, una mamma che aveva perso la figlioletta Angelica. Oppure, nella parrocchia di Santa Bernadette Soubirous a Colli Aniene, dove in un ritrovo informale ascoltò i giovani dell’oratorio, rispondendo a domande su come pregare: “È importante sentire lo sguardo di Dio e vivere la ‘chiesa in uscita’, scendendo in strada per aiutare”. E chi dimentica quando si riunì in preghiera nel cortile di un condominio in via della Palmarola, senza preavviso, raccomandando alle famiglie: “Ascoltate i vostri figli”. Persino in centro, fece capolino nel negozio di dischi in via della Minerva o dal fidato ottico Alessandro Spiezia in via del Babuino: “Venne di persona per le lenti, dicendo che ‘dall’ottico si va di persona’. La sua umiltà mi ha sempre spiazzato; non voleva sprechi e con me aveva un’amicizia che mi ha riempito il cuore”.
Cronaca
A Roma, il drammatico confronto tra una madre e un aggressore con il figlio di 4 anni al fianco

Hai mai immaginato un tranquillo pomeriggio con tuo figlio trasformarsi in un incubo per colpa di un aggressore ubriaco? #Roma #Esquilino #MinacciaNotturna
L’Incidente Sconvolgente nel Cuore di Roma
Un pomeriggio apparentemente sereno si è trasformato in un momento di puro terrore per una mamma e il suo bambino, mentre camminavano nei pressi di piazza Dante, nel vivace rione Esquilino. L’uomo, di origini straniere e visibilmente alterato dall’alcol, brandiva il collo di una bottiglia di vetro, creando un’atmosfera di paura e tensione inaspettata.
La Testimonianza della Mamma Terrorizzata
Anna M. ha raccontato i dettagli di quell’incontro agghiacciante: “Erano circa le 18 e io e mio figlio stavamo tornando a casa dopo una giornata al parco. Il bambino era stanco ma felice, e le giornate più lunghe rendevano tutto così piacevole”. Ma improvvisamente, l’uomo ha iniziato a seguirli, accelerando i passi e gridando insulti, lasciando la donna in preda al panico.L’Aggressione e il Momento di Paura
Nonostante i tentativi di distrarre il piccolo e accelerare, l’aggressore li ha raggiunti, afferrando il braccio della mamma e puntandole il collo della bottiglia quasi in faccia. “Voleva soldi e il bambino ha iniziato a piangere, mentre lui rideva in modo inquietante”, ha spiegato Anna. Per liberarsi, ha dovuto cedere 50 euro, sperando che l’incubo finisse lì e che l’uomo scomparisse. Da quel momento, il piccolo è rimasto profondamente scosso, e la mamma ora si chiede come vivere in un quartiere dove eventi del genere sembrano all’ordine del giorno.
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