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Cronaca

Interventi alla Fontana di Trevi: durata, modifiche e apertura della passerella.

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Interventi alla Fontana di Trevi: durata, modifiche e apertura della passerella.

Restauro della Fontana di Trevi: un accesso ristrutturato

In seguito ai lavori di restauro, sono stati presentati nuovi piani per limitare l’accesso alla celebre Fontana di Trevi. Nella giornata di ieri, sono state posizionate le prime barriere attorno al monumento, segnando l’inizio di interventi che si protrarranno per un periodo di tre mesi, per un costo complessivo di 327mila euro. Questo progetto, finanziato da Caput Mundi, una sezione del Pnrr dedicata al Giubileo, prevede una pulizia approfondita della superficie, rimuovendo calcare e organismi marini collocati tra il bordo della vasca e le gradinate. A causa di queste operazioni, l’esperienza visiva dei turisti potrebbe risultare compromessa a causa delle impalcature. Per limitare l’impatto visivo, una passerella trasparente a forma di ferro di cavallo verrà installata fra circa un mese, consentendo così di osservare il monumento anche durante i lavori. Un approccio simile era già stato adottato durante il restauro del 2014-2015, sostenuto dalla maison Fendi.

Accesso controllato: una novità

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha annunciato, durante una conferenza stampa, una novità significativa rispetto ai restauri passati: l’introduzione di un accesso contingentato per motivi di sicurezza. Questo sistema ha lo scopo di monitorare il numero massimo di visitatori presenti nella zona inferiore della fontana, facilitando un flusso di visitatori più ordinato. Non sono previsti biglietti d’ingresso iniziali; tuttavia, in futuro potrebbe essere introdotta una piccola tassa per i turisti. Questo accesso regolato sarà avviato nel gennaio 2025, una volta conclusi i lavori e rimossa la passerella. In tale contesto, l’area del catino, solitamente affollata da visitatori, avrà un accesso regolato, mentre il resto della piazza rimarrà liberamente accessibile.

Gestione dei flussi e prospettive

Quando l’accesso al catino sarà riaperto, i turisti dovranno mettersi in coda per essere ammessi, in base alla capienza che sarà in seguito definita. La gestione di questo afflusso sarà compito del personale della società culturale Zètema, partecipata dal Comune di Roma. Durante il periodo in cui la fontana sarà priva d’acqua, verrà introdotta una grande cesta per il tradizionale lancio delle monetine, consentendo così di mantenere viva questa consuetudine popolare.

La proposta di regolamentare l’accesso alla Fontana di Trevi ha suscitato opinioni contrastanti. Per esempio, Fabio Rampelli, esponente di Fratelli d’Italia, ha espresso forti critiche sui controlli e sulle strutture disponibili. D’altro canto, l’assessore al Turismo del Campidoglio, Alessandro Onorato, ha sottolineato l’importanza di garantire un’esperienza turistica più tranquilla per i milioni di visitatori stimati ogni anno. Questo approccio, mirato verso un “turismo slow”, vuole migliorare la sicurezza della piazza e ridurre comportamenti irresponsabili, come i tuffi ispirati dalla celebre scena con Anita Ekberg.

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Roma, a Colli Aniene la XXI edizione del Certamen Romanum premia gli istituti del Benedetto da Norcia e dell’Aristotele, con un occhio di riguardo agli studenti più indisciplinati

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Roma, a Colli Aniene la XXI edizione del Certamen Romanum premia gli istituti del Benedetto da Norcia e dell’Aristotele, con un occhio di riguardo agli studenti più indisciplinati

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Al Convegno di Studi sul latino, premiati i vincitori del Certamen Romanum. Gabriele Lisi del Benedetto da Norcia trionfa tra i classici, Edoardo Minelli dell’Aristotele tra gli scientifici. Tradurre Vitruvio non è mai stato così popolare! #latino #cultura #studenti


Premiati i Campioni del Latino

Al XXI Convegno di Studi sul latino della scienza e della tecnologia “Ingegneria Civile a Roma, ieri e oggi” tenutosi al Liceo scientifico Croce Aleramo di Viale Bardanzellu a Colli Aniene sono stati premiati anche i vincitori del Concorso Certamen Romanum organizzato dall’istituto in collaborazione con il Centrum Latinitatis Europae e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Per i Licei Classici è arrivato primo Gabriele Lisi del Benedetto da Norcia, secondo, Nicolas Scarangella del Kant. Per i Licei Scientifici primo Edoardo Minelli dell’Aristotele seguito da Emanuele Mastrototaro del Croce Aleramo. Un’iniziativa (la prova consisteva in una traduzione dal latino di un brano tratto dal De architectura di Vitruvio e riguardava la domus romana, ndr) quella del Certamen Romanum nata dall’esigenza di far conoscere e di valorizzare il la cultura del “mondo latino” quali la produzione di testi di natura tecnico-scientifica, spesso legati alla vita quotidiana del passato e del presente.


Il Talento di Gabriele

«Gabriele, nonostante sia soltanto al primo anno del triennio classico, ha saputo interpretare in maniera impeccabile il testo e superarne tutte le difficoltà, guadagnandosi le lodi della commissione giudicatrice che non ha avuto alcun dubbio nell’assegnargli la palma della vittoria – le parole di Daniela Torella, insegnante di latino di Gabriele al biennio al Benedetto da Norcia – ha infatti uno spiccato talento per le lingue classiche; ama tradurre, è interessato agli autori classici e li approfondisce con letture personali, andando ben oltre il programma scolastico. Le lingue classiche non solo offrono spesso a chi le coltiva ampie soddisfazioni, ma sono ancora un valido terreno di studio, di lavoro, di discussione e possono entrare in maniera vantaggiosa nel curriculum di qualsiasi studente».


Il Concorso e i Vincitori

A partecipare al concorso letterario infatti sono stati gli alunni del triennio dei licei classici e dei licei scientifici d’Italia, che abbiano riportato però, al termine dell’anno scolastico precedente, la votazione di almeno 8/10 nella lingua latina. Alla fine della giornata la Commissione giudicatrice composta dai professori Maria Luisa Giampietro (delegazione CLE), Ilaria Di Mambro (Liceo Croce Aleramo) hanno consegnato ai quattro vincitori il premio in denaro di € 250,00 per i primi premi e € 150,00 per i secondi. #CertamenRomanum #studenti #concorso

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Fiumicino, svastiche nel parco dedicato alla memoria del figlio ebreo dell’assessore Costa

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Fiumicino, svastiche nel parco dedicato alla memoria del figlio ebreo dell’assessore Costa

INTRODUZIONE PER SOCIAL:

Vandali imbrattano il parco dedicato a Simone Costa con svastiche e scritte. Il simbolo nazista colpisce anche l’area giochi. L’assessore Costa e i cittadini sono furiosi. #Fiumicino #Vandalismo #Politica #NotizieLocali


Hanno sfregiato muri e panchine con svastiche e scritte varie, in un parco dedicato alla memoria di Simone Costa, il figlio dell’assessore all’ambiente di Fiumicino Stefano Costa. Le scritte vandaliche non risparmiano la memoria e neanche i bambini, colpiscono anche l’area giochi. E lo storico "Serbatoio", uno dei simboli della città. Una vernice spray, rigorosamente nera, ha imbrattato anche alcuni muri nelle vie adiacenti e la parete laterale della vicina in via Santa Maria della Salute.

I Volontari Denunciano

Sono stati i volontari dell’associazione ‘I love Simone" che si occupano anche di curare l’area giochi, a denunciare la vicenda: "Hanno sfregiato e profanato tutto il parchetto che cerchiamo, con amore ed attenzione di rendere vivibile ed accessibile per le famiglie – hanno spiegato – Non ci arrendiamo a questo spettacolo indegno ma siamo veramente dispiaciuti".

La Reazione dei Politici

Solidarietà è arrivata anche dai consiglieri del Pd Ezio Di Genesio Pagliuca ed Erica Antonelli: "Non si tratta di un episodio isolato – sostengono – Più zone e più punti della città hanno subito lo stesso sfregio. Non si tratta solo di condannare atti vandalici, ma di respingere con forza il messaggio pericoloso che veicolano. Chi compie questi atti lo fa con la consapevolezza di voler offendere e deturpare la nostra Città". Secondo Pagliuca "non ci si può svegliare solo ora. Basta fare un giro per la città per rendersi conto dello stato di degrado in cui versano interi quartieri". "Capisco l’amarezza di molti cittadini – aggiunge Antonelli – Spuntano simboli ignobili; il richiamo ai valori antidemocratici che dovrebbero essere solo un lontano ricordo e che invece tornano, inquieti. Mi domando se gli autori di questi sfregi ne siano consapevoli o meno. Mi dispiace che l’assessore Costa abbia visto imbrattato anche il luogo dedicato a suo figlio. Ne condivido l’amarezza e il disappunto. È per questo che credo fermamente che le istituzioni, tutte, abbiano il dovere di stigmatizzare non solo l’imbratto, che mai è bello, ma soprattutto la simbologia riprodotta, che non rende merito, né onore, ai valori della nostra Costituzione".

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