Cronaca
Piano di apertura da piazza dei Cinquecento a via Ottaviano.
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Sono in corso cinque grandi cantieri a Roma che apporteranno modifiche sostanziali all’aspetto e alla funzionalità della città, in vista delle celebrazioni del Giubileo. La scadenza per ultimare questi lavori è fissata al 24 dicembre, in concomitanza con l’apertura della Porta Santa di San Pietro, che segnerà l’inizio ufficiale dell’Anno Santo. L’assessore ai Lavori pubblici, Ornella Segnalini, ha recentemente effettuato sopralluoghi per monitorare lo stato dei lavori e risolvere eventuali problematiche.
CRONOPROGRAMMA
È importante notare che non tutti i cantieri si fermeranno il 24 dicembre. Il grande cantiere di piazza San Giovanni avrà la scadenza estesa al 29 dicembre, poiché in quella data il Papa aprirà la Porta Santa di San Giovanni. Al momento del loro lavoro, 35 operai erano attivi nel cantiere, supportati da mezzi meccanici leggeri e da un tir che consegnava ghiaia. Sotto la piazza, sono stati rinvenuti resti archeologici significativi, legati all’antico palazzo governativo dei Papi. Il progetto di riqualificazione prevede, tra l’altro, nuove fontane, vasche di laminazione per la raccolta delle acque piovane e marciapiedi, con l’attenzione a rispettare il disegno originale del sagrato.
VATICANO
La zona del Vaticano, insieme alla stazione Termini, è di particolare interesse e dovrà essere completata prima del 24 dicembre. Il sottovia è quasi ultimato e la sua apertura al traffico è prevista, possibilmente prima della scadenza. Tuttavia, fino al termine dei lavori di copertura, sarà necessario gestire il passaggio pedonale verso via della Conciliazione con un attraversamento temporaneo. I lavori di piazza Risorgimento e via Ottaviano, gestiti dalla Società Giubileo 2025, sono agli sgoccioli e si prevede un completamento senza imprevisti tecnici, rassicurando anche le preoccupazioni sollevate da alcuni membri del clero negli scorsi giorni.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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