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Produttore di “Forum” sotto accusa per molestie dopo denuncia di giornalista

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Produttore di “Forum” sotto accusa per molestie dopo denuncia di giornalista

Un grave caso di molestie sessuali a Mediaset è finito sotto i riflettori pubblici. Una giornalista di trent’anni ha sporto denuncia contro un produttore della storica trasmissione “Forum”, accusandolo di averla molestata durante un colloquio di lavoro. L’uomo, sessantenne, è stato allontanato dall’azienda a seguito dell’incidente. La vicenda è ora in aula e ha scosso l’ambiente lavorativo dell’emittente televisiva.

La denuncia e il racconto in aula

Durante l’udienza, la giovane donna ha dettagliato il traumatico incontro avvenuto nell’estate del 2022. Secondo quanto riportato, il colloquio doveva essere un’occasione lavorativa serena, ma si è trasformato in un incubo. Dopo aver ricevuto una serie di lusinghe professionali dal produttore, si è ritrovata vittima di avances indesiderate. Ha raccontato che, dopo un iniziale complimento sulla sua prestazione lavorativa, l’uomo è passato a commenti inappropriati, culminati con un tentativo di bacio e palpeggiamenti.

Reazioni e conseguenze sul lavoro

Dopo aver respinto le avances, la giornalista ha vissuto un periodo lavorativo difficile. Ha descritto un ambiente ostile, dove molti colleghi sembravano evitarla e il clima si era fatto teso. Nonostante ciò, ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto, portando alla decisione del Tribunale di Roma di rinviare il produttore a giudizio. L’uomo, che afferma la propria innocenza, dovrà dunque affrontare un processo penale.

La posizione di Mediaset

In attesa degli esiti giudiziari, Mediaset ha deciso di allontanare l’uomo dall’azienda. La decisione testimonia la volontà dell’azienda di non tollerare comportamenti scorretti e di aspettare che la giustizia faccia il suo corso prima di prendere decisioni definitive sul caso. Il procedimento legale è solo agli inizi, e l’intera vicenda ha acceso un importante dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di lavoro, soprattutto in aziende di grande visibilità mediatica.

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.

Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.

I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.

La dinamica

Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.

L’arresto

L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.

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