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Quartiere blindato per l’anniversario del primo attacco di Hamas contro Israele.

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Quartiere blindato per l’anniversario del primo attacco di Hamas contro Israele.

Rafforzati i dispositivi di sicurezza nella zona del Ghetto e della Sinagoga a Roma e in prossimità di tutti gli obiettivi sensibili in Italia il 7 ottobre, anniversario del primo attacco di Hamas contro Israele. Oggi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà alle celebrazioni dell’ambasciata d’Israele.

Allerta sicurezza a Roma

Allerta a Roma oggi, lunedì 7 ottobre, data in cui ricorre l’anniversario del primo attacco di Hamas ad Israele, con 1200 morti. Per la giornata sono rafforzati i dispositivi di sicurezza non solo nella zona del Ghetto e della Sinagoga nella Capitale, ma anche in prossimità di tutti gli obiettivi sensibili in Italia. Oggi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a partire dalle ore 11 parteciperà alle celebrazioni organizzate dall’ambasciata d’Israele.

Sabato a Piazzale Ostiense c’è stata la manifestazione a sostegno della Palestina, che ha visto una Roma blindata. I manifestanti sono scesi in strada “per chiedere la fine dei bombardamenti”. Quella inziata oggi è una settimana che vedrà lo svolgersi di vari momenti oltre alla manifestazione di sabato scorso e alla commemorazione di stamattina, che interesseranno l’ordine pubblico.

Stasera altro presidio delle forze dell’ordine per la veglia organizzata dall’associazione Pace in Medio Oriente e dalla Sinistra per Israele alle 20,30 al parco Rabin ai Parioli per chiedere la liberazione degli ostaggi. Martedì alle 17 è in programma il corteo della mobilitazione studentesca della Sapienza che hanno come obiettivo protestare contro “Cybertech Europe 2024” per chiedere al Governo lo stop da parte dell’Italia dell’invio di armi ad Israele. Sabato prossimo, a distanza di una settimana, ci sarà un altro corteo a Piazzale Ostiense.

Controlli e manifestazioni

A Roma oggi l’allerta sicurezza è alta, le forze dell’ordine tra polizia di Stato, carabinieri e polizia locale di Roma Capitale già da ieri sera presidiano l’area del Ghetto ebraico, impegnati nei controlli. Per l’occasione sono stati rimossi cassonetti, auto e transenne, e sono in programma chiusure temporanee delle strade durante il passaggio dei cortei delle auto dei rappresentanti politici che prenderanno parte alla cerimonia.

Sabato scorso 5 ottobre a Piazzale Ostiense si è svolta la manifestazione non autorizzata pro Pal, che ha visto la partecipazione di almeno 6mila persone. Una protesta contro la guerra in corso a Gaza da un anno e in Libano da alcune settimane. C’è stato un gran dispiegamento di forze dell’ordine, la questura di Roma ha messo in campo un dispositivo rafforzato per far fronte ad eventuali disordini. Dopo una trattativa durata più di un’ora, è arrivato l’ok per un piccolo corteo simbolico, al termine del quale le associazioni palestinesi hanno dichiarato finita la manifestazione. Poco dopo la testa del corteo è stata presa dai collettivi degli studenti e sono scoppiati gli scontri con le forze dell’ordine. I manifestanti hanno lanciato petardi, estintori e bombe carta, la polizia ha risposto prima con i lacrimogeni e gli idranti, poi con le cariche, ci sono stati diversi feriti.

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Striscione fascista esposto in Curva Sud durante la partita della Roma provoca sdegno e viene ripreso in tv

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Striscione fascista esposto in Curva Sud durante la partita della Roma provoca sdegno e viene ripreso in tv

Durante la partita Roma-Monza, vinta dalla squadra giallorossa con il punteggio di 4 a 0, la Curva Sud ha esposto un grande striscione dedicato a “Paoletto” con la citazione: “Io ce resto su sta strada finché me reggheno le gambe, è co sto core e co sta faccia che so diventato grande!”. Si tratta di una frase che, sebbene non offensiva né esplicitamente riconducibile al fascismo, ha sollevato polemiche.

Il giornalista Paolo Berizzi del quotidiano La Repubblica ha evidenziato che i versi provengono dal brano “Er camerata”, scritto nel 2007 dal gruppo di estrema destra INSEDIA e pubblicato nell’album ‘Quando c’era lui’. Nonostante il testo dello striscione non contenga riferimenti evidenti al fascismo, il significato della canzone è controverso. Il brano aborda temi legati alla lealtà tra amici e alla vita di strada, esprimendo un forte attaccamento a ideali che possono risultare problematici.

La canzone completa, ricca di frasi come: “Nun s’accannano l’amici per un paro de mignotte” e “ma una cosa ne so certo, una sola l’ho capita, nun s’accanna un Camerata anche a rischio de la vita!”, riflette un contesto che potrebbe suscitare preoccupazioni. La discussione attorno allo striscione evidenzia la complessità dei simboli e dei messaggi all’interno delle culture calcistiche.

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Assalto al commissariato di Albano, incendiate 16 auto: informazioni disponibili finora

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Assalto al commissariato di Albano, incendiate 16 auto: informazioni disponibili finora

Indagini sono in corso sull’incendio doloso che ha distrutto sedici auto della polizia nel parcheggio del commissariato di Albano Laziale.

Sono 16 le automobili della polizia di Stato distrutte dalle fiamme nell’incendio divampato la scorsa notte all’interno del parcheggio del commissariato di Albano Laziale, comune dei Castelli Romani. Sulla vicenda sono in corso indagini della Digos, ed è ormai certo che il rogo sia di origine dolosa. Alcune telecamere hanno ripreso un uomo incappucciato mentre innescava il rogo.

L’attentato alla stazione di Albano Laziale e le indagini

Nel video pubblicato dal sindacato Coisp, le automobili risultano gravemente danneggiate o distrutte. Le telecamere di sicurezza hanno immortalato un uomo incappucciato mentre entrava nel parcheggio e appiccava l’incendio, probabilmente utilizzando della Diavolina. Le indagini sono attualmente in corso, e secondo Domenico Pianese, segretario del Coisp, “è abbastanza evidente che dietro questo gesto ci siano esponenti dell’area anarco-insurrezionalista, una pista che merita di essere approfondita dalle autorità competenti. Si tratta di un atto gravissimo contro le forze dell’ordine, che mette a rischio non solo gli operatori di Polizia ma anche la sicurezza della collettività”.

L’inquietante precedente: l’incendio alla stazione dei carabinieri

Solo pochi giorni fa, alcune macchine della stazione dei carabinieri di Castel Gandolfo hanno rischiato di essere distrutte dalle fiamme. Pur non essendoci elementi che collegano i due gesti, la vicinanza tra i luoghi e le modalità sembrano simili, suggerendo che non si tratti di episodi isolati. Attorno alle 4 del 9 febbraio, un carabiniere ha notato un incendio nel piazzale dove erano parcheggiate le auto di servizio. Le fiamme avevano avvolto le gomme di due automobili, ma l’intervento immediato ha evitato ulteriori danni. In quel caso, sono stati trovati inneschi e le telecamere hanno ripreso una persona incappucciata mentre scavalcava la recinzione esterna ed entrava nel piazzale.

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