Cronaca
Rhlalou, Pino Insegno e molti altri ricevono premi e riconoscimenti.
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Si è tenuta oggi presso Palazzo Valentini di Roma la cerimonia di premiazione del "Premio Eccellenze Internazionali Mediterraneo 2024", organizzata dall’Associazione dei Giornalisti del Mediterraneo, in collaborazione con l’USSI – Unione Stampa Sportiva Italiana, l’AIPS Europe – International Sports Press Association, e la Fondazione Artemisia, ente non profit della rete Artemisia Lab.
L’evento
L’evento annuale ha l’obiettivo di promuovere e rafforzare i rapporti culturali, linguistici, religiosi, sportivi ed economici tra i paesi del Mediterraneo, celebrando le eccellenze che si sono distinte in vari campi. I premiati sono stati numerosi e tra loro hanno spiccato molte personalità di rilievo, come Asmaa Rhlalou, sindaca di Rabat, Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter, Hakan Calhanoglu, centrocampista dell’Inter, e Gianfranco Zola, vicepresidente di Lega Pro. Altri premiati includono Ciro Immobile, Silvia Salis, Luca Pancalli, Pino Insegno, Paolo Liguori, Valeria Altobelli, Jamal Taslaq, Matteo Signani, Hasan Tunc, Foad Aodi, Karima Laraba, Esteban Villalta Marzi, Andrew Agius Musca, Simona Izzo e Ricky Tognazzi.
I premiati
Mariastella Giorlandino, presidente della Fondazione Artemisia, ha avuto un ruolo centrale nella cerimonia, consegnando personalmente 3 premi e condividendo messaggi di ispirazione e gratitudine. Nel suo discorso ha sottolineato l’importanza della collaborazione e della sinergia tra i Paesi del Mediterraneo, evidenziando come la cultura, lo sport e l’arte possano essere strumenti potenti per costruire ponti e promuovere la pace. Mariastella Giorlandino ha manifestato il suo orgoglio nel premiare donne che rivestono un ruolo cruciale nella costruzione di una società più giusta e prospera, nel vedere riconosciuti i meriti di personalità così diverse e brillanti, e ha incoraggiato i premiati a continuare a lavorare con passione e dedizione per il bene comune, auspicando anche la realizzazione futura di progettualità congiunte con la Fondazione Artemisia: "Ognuno di voi rappresenta un esempio di eccellenza e impegno." Ha dichiarato, "Spero si possa continuare, insieme, ad essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni e a promuovere i valori di solidarietà e cooperazione che sono alla base di questo premio." L’evento si è concluso con calorosi applausi e grande entusiasmo, e un invito a tutti i presenti a partecipare attivamente a future iniziative in sinergia, per continuare a celebrare e sostenere le eccellenze del Mediterraneo.
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Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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