Attualità
Rifiutiamo la Guerra e i Suoi Profittatori
Alcuni studenti dei collettivi universitari hanno deciso di marciare in corteo verso la Nuvola di Fuksas a Roma, in segno di protesta contro l’evento Cybertech Europe. Secondo i manifestanti, l’evento, sponsorizzato principalmente da Leonardo Spa, rappresenta una vetrina per l’industria delle armi, promuovendo interessi legati alla produzione e vendita di armamenti.
Il corteo studentesco
Studenti di varie scuole e università si sono radunati nel pomeriggio, unendosi in un corteo nel cuore della capitale italiana. La manifestazione è stata organizzata in sostegno al popolo palestinese e ha visto la partecipazione di numerosi giovani che si sono dati appuntamento di fronte alla stazione della metro Laurentina. Nonostante la protesta non fosse stata annunciata in precedenza alla Questura, gli organizzatori hanno sfruttato i social media per radunare i partecipanti, dando vita a una partecipazione significativa contro l’evento alla Nuvola dell’Eur.
Una protesta pacifica ma determinata
I manifestanti hanno dichiarato l’intenzione di raggiungere il palazzo della Nuvola, sottolineando il loro diritto di manifestare pacificamente in Italia senza previa autorizzazione. Critiche sono state mosse nei confronti delle autorità, ricordando l’episodio recente che ha visto la polizia chiudere una piazza con diecimila persone all’interno. Pur ribadendo il carattere pacifico dell’iniziativa, i partecipanti hanno fatto riferimento agli episodi di presunta violenza istituzionale, manifestando solidarietà con il popolo palestinese. “Sabotiamo il genocidio. Disertiamo la guerra e chi ne guadagna”, hanno scandito gli studenti, decisi a far sentire la loro voce senza cadere in provocazioni.
Mentre il corteo avanzava verso la Nuvola dell’Eur, la manifestazione si è svolta finora senza incidenti significativi, evidenziando l’impegno dei partecipanti a mantenere un comportamento civile nonostante la tensione e le polemiche sorte dopo i disordini del 5 ottobre. La richiesta di libertà per “Tiziano”, il giovane arrestato, ha fatto eco tra le file dei manifestanti, alimentando lo spirito di solidarietà e resistenza pacifica dell’iniziativa.