Cronaca
«Riflessioni Spirituali sul Martire Nasrallah: Un Inno alla Resilienza»

Un Punto di Riferimento per la Comunità Sciita a Roma
Nel cuore del quartiere Tuscolano di Roma, precisamente in via Spello, troviamo un significativo centro culturale islamico dedicato alla comunità sciita. Questo spazio, guidato dall’imam Shaykh Abbas Di Palma, un leader di origine toscana nonché presidente dell’associazione “Imam Mahdi”, si configura come un fulcro per attività religiose e culturali. È qui che si consolidano le relazioni tra i membri della comunità locale e importanti figure dell’Islam a livello internazionale. Un esempio è la recente commemorazione di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, che ha visto la partecipazione di diverse personalità di rilievo.
Legami Internazionali e Tradizioni Sciite
Nonostante il suo ruolo predominante a livello locale, il centro intrattiene anche forti legami con le istituzioni iraniane presenti in Italia. L’arrivo dell’ambasciatore iraniano, assieme alla sua delegazione, mette in risalto l’importanza di questo spazio nel preservare le tradizioni e le celebrazioni sciite nella capitale. Durante eventi significativi, la struttura si arricchisce della presenza di un nutrito gruppo di partecipanti che condividono i valori del centro attraverso varie attività sia culturali che religiose. La vigilanza delle forze dell’ordine, spesso presente nelle vicinanze, evidenzia l’attenzione dedicata alla sicurezza e alla gestione di potenziali tensioni.
Un Melting Pot di Culture Sciite
Il centro situato in via Spello si distingue per la sua capacità di accogliere diverse nazionalità all’interno della comunità sciita, a differenza di molte moschee romane predominantemente sunnite. Qui trovano accoglienza iraniani, afghani, libanesi e siriani, tutti uniti in un luogo di culto e di incontro. Mentre il centro si impegna attivamente nella promozione dell’identità sciita e nelle sue attività, la partecipazione a manifestazioni pubbliche viene monitorata con attenzione. Di fronte alle controversie riguardanti la partecipazione a eventi pro-Palestina, emerge anche un dibattito interno sulla possibilità di utilizzare tali iniziative a fini politici.
Cronaca
Il Giubileo di Roma porta cultura nelle periferie: il bando Open25 registra quasi 800 domande

RomaStaSconvolgendoLaCulturaNellePeriferie Con quasi mille proposte che stanno animando le zone più remote della Città Eterna, un nuovo bando culturale promette di trasformare le periferie in hub di creatività e divertimento – scopri i segreti di questa esplosione di idee!
L’Indice di Perifericità che Ha Fatto Impazzire Roma
Immaginate una Roma dove le periferie non sono più solo ai margini, ma al centro dell’azione culturale. Grazie all’indice di perifericità introdotto dalla giunta Gualtieri, le proposte per eventi culturali hanno inondato il Campidoglio, superando ogni aspettativa. In soli tre mesi, sono arrivate quasi mille idee per spettacoli, concerti e iniziative, tanto da posticipare i termini da aprile a maggio. L’assessore Massimiliano Smeriglio è entusiasta: “È una risposta straordinaria da parte della cittadinanza, con la Commissione che ha selezionato rapidamente quasi 800 domande”. Questa mossa sta generando una curiosità contagiosa, attirando giovani talenti e residenti che vogliono ridisegnare la mappa culturale della città.
Le Sezioni del Bando che Stanno Accendendo la Creatività
Il bando “Open 25 Artes et Iubilaeum” è diviso in cinque sezioni che promettono sorprese per tutti i gusti. “Percorsi” valorizza i beni archeologici e paesaggistici nelle aree come l’Agro romano o lungo il Tevere, creando esperienze uniche. Poi c’è “Attività performative”, con eventi di musica, danza, teatro, cinema e letteratura che favoriscono il dialogo interculturale – chissà quali talenti nascosti emergeranno! Non perdetevi “Arti visive”, focalizzato su progetti sperimentali in spazi urbani insoliti, con artisti emergenti che rigenerano quartieri dimenticati. E per gli amanti del cibo, “Esperienze di culture gastronomiche di comunità” trasforma il mangiare in un atto di condivisione e scoperta. Infine, “Giovani e patrimonio storico-artistico” dà spazio alle visioni fresche dei più giovani, rendendo il Giubileo un’opportunità per tutti.Da Ostia a Tor Bella Monaca: Gli Eventi che Non Puoi Perdere
Con 5 milioni di euro finanziati da Next Generation EU e PNRR, il calendario di otto mesi – da maggio a dicembre 2025 – porterà la cultura nelle zone più vivaci e sottovalutate di Roma, come Ostia, Centocelle e Tor Bella Monaca. L’amministrazione ha ricevuto 795 domande, ne ha ammesse 648 alla valutazione, e presto arriverà a selezionare un centinaio di progetti. Tutti organizzati da proponenti tra i 18 e i 35 anni, questi eventi puntano a stimolare la socialità e l’inclusione. Smeriglio lo ribadisce: “Vogliamo diffondere iniziative nei quartieri lontani dal centro, per attivare un movimento virtuoso di coesione sociale”. Preparatevi a esplorare una Roma che pulsa in ogni suo angolo, con sorprese che potrebbero cambiare il vostro modo di vivere la città!
Cronaca
Il derby delle chiese: lo scontro tra Centocelle e Monti

ScopriIlPapaNascostoNeiQuartieriDiRoma #ConclaveMisterioso
Il Cardinale che Lava Auto in Parrocchia
Immaginate di incrociare un futuro Papa mentre lava la sua auto in un cortile di parrocchia: è successo davvero con Peter Turkson, il 77enne ghanese nominato cardinale da Papa Giovanni Paolo II. In una chiesa come quella di San Liborio, tra le 263 assegnate ai cardinali a Roma, nessuno si aspetterebbe di vedere un porporato così “normale”. Eppure, mentre il mondo attende il prossimo conclave nella Cappella Sistina, questi uomini di fede vivono connessioni sorprendenti con i quartieri della Città Eterna, mescolandosi a vita quotidiana e tradizioni locali.
I Rapporti Segreti tra Cardinali e le Loro Chiese
Ma cosa lega davvero i cardinali alle loro chiese romane? Prendete Robert Sarah dalla Guinea, assegnato alla Basilica di San Giovanni Bosco: un uomo che celebra messe di Pasqua in quartieri affollati, proprio come un vicino di casa. Oppure pensate a cardinali provenienti dalla “fine del mondo”, come annunciato da Papa Francesco, che si trovano a interagire con graffiti di Roma e Lazio sui muri e bambini che giocano nei campi parrocchiali. Ogni cardinale è legato a una chiesa specifica, creando relazioni evocative che potrebbero nascondere storie incredibili – dal tedesco Marx all’Infernetto al vietnamita Nguyen Van Nhon.
I Candidati al Papato e le Loro Parrocchie Nascoste
Tra i favoriti, Luis Antonio Tagle dal Filippine è un vero fenomeno social con centinaia di migliaia di follower: ha guidato il rosario nella Basilica di Santa Maria Maggiore, ma la sua chiesa è a Centocelle, dove è noto per la sua simpatia e per aver portato i genitori ultranovantenni a cena. Oppure lo svedese Anders Arborelius, più riservato, legato a Santa Maria degli Angeli vicino Termini, un luogo di funerali di Stato che potrebbe rivelare segreti inaspettati. E chissà, magari il prossimo Papa è proprio quello che ha condiviso una pastasciutta con i frati locali!
Il Derby dei Cardinali nei Quartieri di Roma
A Trastevere, i fedeli sono divisi tra Matteo Zuppi, legato a Sant’Egidio, e Pierbattista Pizzaballa a Sant’Onofrio al Gianicolo – un vero derby romano! Poi c’è Fernando Filoni nel quartiere Gianicolense o Pietro Parolin alla periferia est, dove i parrocchiani lo descrivono come “amabilissimo”. Anche uno spagnolo come Cristóbal López Romero, nel vivace Pigneto, o l’ungherese Peter Erdo davanti al Colosseo, potrebbero stupirci. Potreste averlo incontrato durante una festa patronale o una cresima, senza saperlo – e ora, con il conclave in corso, ogni visita potrebbe essere il indizio per il prossimo Pontefice!
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