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“Rivelazioni Incredibili: Appunti di Deliri Religiosi Scoperti!”
<h3>La tragica vicenda di Amelia Tufano
Una donna affetta da schizofrenia fin dall’età di venticinque anni si trova ora reclusa nel carcere di Rebibbia. Recentemente, nella sua abitazione sono stati scoperti dei fogli contenenti scritti deliranti di carattere religioso, in cui si parlava di chiese e demoni.
L’aggressione fatale
Amelia Tufano è accusata di aver assassinato il fratello, Pasquale, di un anno più grande di lei, mentre quest’ultimo dormiva nel suo letto. Durante il ferocissimo attacco, avvenuto nella loro casa di Viale Kennedy a Ciampino, Amelia ha utilizzato delle forbici da sarta, strumento remoto del suo passato lavorativo. Non contenta, dopo aver ucciso il fratello, ha continuato a colpirlo con un coltello, prima di tentare di aggredire anche un altro fratello. Questi, difendendosi, ha colpito la donna con un mattone, riuscendo a salvarsi.
Attualmente, la 66enne è detenuta e risponde di omicidio volontario. Resta da chiarire se, considerando le sue condizioni psichiatriche, rimarrà in carcere o verrà trasferita in una struttura adeguata.
L’approfondimento delle indagini
Le indagini iniziali, condotte dai carabinieri, hanno rivelato che Amelia Tufano soffre di una grave forma di schizofrenia da molti anni. Sebbene fosse in trattamento al centro di salute mentale di Ciampino, il suo stato di salute si era aggravato nel tempo, al punto che i familiari avevano tentato di rimuovere dalla casa qualsiasi oggetto affilato. Non è la prima volta che ha aggredito il fratello: già nel 2020, l’anziana donna si era scagliata contro di lui brandendo una statua della Madonna, ma fortunatamente senza conseguenze gravi.
Inoltre, gli investigatori hanno rinvenuto un quaderno in cui erano scritti i suoi deliri, con frasi relative a chiese e diavoli. Questo materiale è stato sequestrato per determinare se l’omicidio fosse frutto di un piano premeditato o se sia stato un atto impulsivo.