Attualità
Rocca affronta le tensioni interne in Fratelli d’Italia

Non solo la trattativa con Forza Italia, ma anche una guerra interna in Fratelli d’Italia preoccupa Rocca nel Lazio. Scontri sulle nomine Cotral tra rampelliani e meloniani, denuncia il Pd: “Serve l’opposizione che denuncia ogni volta situazioni al limite dell’indecenza per superare i conflitti all’interno delle aree del partito del presidente Rocca?”.
Conflitti interni e nomination controversi
Non solo la trattativa con Forza Italia, che pretende maggiore peso all’interno della giunta regionale del Lazio. A preoccupare il presidente Rocca c’è anche lo scontro interno a Fratelli d’Italia. Da una parte gli esponenti vicini a Fabio Rampelli, dall’altra quelli legati al ministro Lollobrigida e a Giorgia Meloni.
Dietro le quinte, raccontano i più informati, “se ne stanno dando di santa ragione”. Ma questa guerra intestina, denuncia l’ex assessore e consigliere regionale Pd, Massimiliano Valeriani, è emersa chiaramente nella questione delle nomine Cotral: “L’azienda modello del trasporto regionale da mesi è ostaggio della guerra tra potentati di Fratelli d’Italia”, ha spiegato l’esponente dem.
Rocca ha nominato Manolo Cipolla come presidente di Cotral, ma la Direzione regionale trasporti ha espresso un parere contrario in merito alle deleghe da attribuire allo stesso presidente su proposta del nuovo Cda dell’azienda. Secondo il Pd, su indicazione dell’assessore ai Trasporti, Fabrizio Ghera, rampelliano.
La reazione dell’opposizione e gli sviluppi futuri
Dopo la denuncia delle opposizioni, nell’ultima seduta di giunta l’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini, vicino a Lollobrigida, ha presentato “un atto che attribuisce al Presidente del Cda di Cotral le deleghe operative per superare la paralisi gestionale dell’azienda, attribuzione di deleghe che, come segnalato ieri, qualche giorno fa è stata bloccata da un parere contrario della direzione mobilità. C’entra qualcosa la battaglia intestina dentro Fratelli d’Italia?”.
Secondo il Pd, “la notizia di oggi è buona ma la sostanza è incredibile: serve l’opposizione che denuncia ogni volta situazioni al limite dell’indecenza per superare i conflitti all’interno delle aree del partito del presidente Rocca? Che brutta figura anche questa volta, ci auguriamo che la maggioranza smetta di contare voti e preferenze e dopo un anno e mezzo cominci ad occuparsi della Regione Lazio. Vi aspettiamo domani in aula”. Così si legge in una nota firmata da Valeriani e dal presidente del Pd Lazio e consigliere regionale, Daniele Leodori.
Sullo sfondo la trattativa infinita tra Fratelli d’Italia e Forza Italia. Il partito di Antonio Tajani chiede più spazio in giunta e in consiglio, dal momento che il gruppo è diventato il terzo più numeroso in Consiglio regionale dopo Fratelli d’Italia e Partito democratico. E per questo i forzisti chiedono più assessori oppure la presidenza dell’aula, ma per il momento il confronto è in fase di stallo. Rocca ha detto più volte che la sua maggioranza è solida e compatta, ma l’accordo tra i partiti della maggioranza sembra ancora lontano.
Attualità
Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.
Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.
I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.
Attualità
Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.
La dinamica
Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.
L’arresto
L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.
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