Cronaca
Scatti di vita urbana: un occhio sui senzatetto e sui rifiuti dimenticati in città.
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Rifiuti Abbandonati a San Lorenzo
Nel cuore del quartiere San Lorenzo a Roma, l’abbandono di rifiuti ingombranti sta diventando un problema sempre più drammatico. In particolare, nelle aree di Via dei Campani e Via dei Sardi, si possono trovare materassi vecchi e sporchi lasciati senza cura, trasformando l’aspetto urbano e generando frustrazione tra i residenti. Questi materiali non solo deturpano l’ambiente circostante, ma aumentano anche il rischio di vandalismo e comportano gravi implicazioni per la salute pubblica.
La Situazione Critica di Via dei Marsi
Nei dintorni di Via dei Marsi, un’altra manifestazione di degrado urbano è evidente: oggetti come porte di legno rotte vengono abbandonati tra gli alberi, come se fossero normali rifiuti. La condizione di abbandono genera preoccupazione tra i residenti, poiché non solo nuoce all’estetica del quartiere, ma alimenta anche ansie relative alla sicurezza. La carenza di interventi di manutenzione rende la situazione ancora più angosciante e i cittadini iniziano a chiedersi quali possano essere le soluzioni per ristabilire un ambiente vivibile.
Crisi Sociale in Via degli Etruschi
Un’altra zona del quartiere, Via degli Etruschi, sta vivendo una critica emergenza sociale: un numero crescente di persone senza fissa dimora si rifugia per la notte sui marciapiedi. Questa realtà mette in evidenza la crisi abitativa che affligge la zona e la necessità di adottare misure sociali efficaci. La presenza costante di clochard sottolinea l’urgenza di servizi di supporto adeguati, spingendo i residenti a richiedere l’intervento delle istituzioni per restituire dignità a tutti gli abitanti del quartiere. La speranza è che vengano implementati programmi atti a migliorare la situazione socio-economica di San Lorenzo, per il bene di tutta la comunità.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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