Cronaca
Scontro tra bande rivali a Cinecittà, danneggiato un negozio.
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**Scontro Armato a Cinecittà: Un’Invasione di Violenza**
Un evento di violenza inaudita ha scosso il quartiere di Cinecittà nella serata di ieri, trasformando l’area in un vero e proprio campo di battaglia. Il violentissimo scontro, che ha coinvolto gruppi di cittadini provenienti dall’America del Sud e dal Bangladesh, si è infine concretizzato in un attacco armato presso un minimarket in via Flavio Stilicone. Molti residenti hanno osservato impotenti dalla sicurezza delle loro abitazioni, mentre alcuni cercavano rifugio nei palazzi adiacenti.
Origini della Violenza
Il conflitto ha avuto origine poco dopo le 21:45, all’interno di un negozio locale situato nell’area pedonale. Un sudamericano è stato vittima di una brutale aggressione e, per sfuggire all’assalto, ha trovato rifugio in un edificio di fronte. Questo palazzo è parzialmente occupato da inquilini di origine peruviana, alcuni dei quali hanno assistito alla fuga dell’uomo, che lasciava dietro di sé macchie di sangue.
Ma la violenza non si è fermata qui; poco dopo, un gruppo di tre individui, presumibilmente della comunità bengalese, si è presentato nuovamente sul luogo dell’incidente. Armati di spranghe di ferro e aggressivi, hanno cercato di ottenere ulteriori armi improvvisate, utilizzando anche bottiglie di vetro. Durante l’attacco, uno di loro ha impugnato un coltello. La scena ha scatenato la reazione dei residenti, alcuni dei quali hanno prontamente ripreso l’accaduto con i loro smartphone, avvisando nel contempo le autorità chiamando il 112.
L’Arrivo delle Forze dell’Ordine
Le forze dell’ordine, in particolare le pattuglie dei carabinieri, sono giunte sul posto in tempi rapidi, ma i responsabili dell’aggressione erano già fuggiti. Gli agenti stanno ora cercando di raccogliere informazioni utili dalle testimonianze dei cittadini e dai video girati durante l’inquietante evento, con l’obiettivo di identificare e catturare i colpevoli. Questo episodio ha ulteriormente esasperato la situazione in una comunità già provata da problemi di ordine pubblico e legalità.
Mobilitazione della Comunità
Oggi, in segno di protesta contro la violenza che ha colpito la loro zona, i residenti parteciperanno a una manifestazione in solidarietà a Don Antonio Coluccia, un sacerdote noto per il suo impegno contro lo spaccio di droga, recentemente aggredito nel quartiere del Quarticciolo. La fiaccolata è organizzata per le 21 in piazza Don Bosco. Nel frattempo, i carabinieri stanno intensificando le operazioni di controllo, che hanno già portato a un arresto e a numerose denunce nei recenti blitz effettuati tra Cinecittà e il Parco degli Acquedotti. Questi interventi proseguiranno nei prossimi giorni, con l’obiettivo di ripristinare la calma e il senso di sicurezza nella comunità.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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