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Cronaca

Sequestro clamoroso: 47 milioni di beni, tra cui uno yacht da sogno, ville di lusso e una Ferrari scintillante!

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Sequestro clamoroso: 47 milioni di beni, tra cui uno yacht da sogno, ville di lusso e una Ferrari scintillante!

Le autorità romane hanno recentemente portato a termine un operazione di sequestro di beni per un valore che supera i 47 milioni di euro, collegati a un imprenditore molto noto nella capitale. Questo individuo è considerato una minaccia per la sicurezza pubblica, a causa di un lungo elenco di precedenti penali e di vari procedimenti legali in corso. Dal 2005, la sua condotta è stata attentamente monitorata per reati che includono associazione a delinquere, riciclaggio di denaro, trasferimento illecito di beni e bancarotta fraudolenta, per i quali ha già scontato periodi di detenzione cautelare. Le indagini effettuate dalla Guardia di Finanza hanno rivelato come gli introiti illegali dell’imprenditore gli consentissero di vivere in uno stato di lusso eccessivo rispetto alle sue dichiarazioni fiscali, che dimostrano redditi praticamente nulli negli ultimi dieci anni.

Beni immobili e beni di lusso confiscati

Le indagini hanno anche rivelato che l’imprenditore possieda numerose partecipazioni societarie, alcune delle quali registrate in paesi con legislazioni fiscali vantaggiose e intestate a prestanome. Il tribunale di Roma ha approvato il sequestro di molteplici proprietà immobiliari, tra cui terreni e edifici situati a Roma, Bracciano, Formello, Monte Argentario, Olbia e Torgiano. Inoltre, sono stati confiscati veicoli di lusso, motociclette storiche, imbarcazioni, conti correnti e altri beni di valore, per un’importo complessivo che supera i 47 milioni di euro.

Imbarcazioni e proprietà lussuose

Tra i beni sequestrati emergono una prestigiosa imbarcazione a vela, considerata il cutter aurico più grande al mondo, risalente al 1920, e una sontuosa villa ubicata nel rinomato quartiere dell’Olgiata a Roma. Include anche un parco auto di alta gamma, composto da modelli di Rolls Royce, Bentley e Ferrari, molti dei quali erano già stati sottoposti a sequestro preventivo durante le indagini che hanno portato all’arresto dell’imprenditore.

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Suor Genevieve, l’amica del Papa che bazzica tra giostrai e gay: “Ci pagava le bollette”

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Suor Genevieve, l’amica del Papa che bazzica tra giostrai e gay: “Ci pagava le bollette”

IncredibileViaggioDiFede: Una suora di 83 anni cammina per chilometri con uno zaino, vivendo in roulotte da 50 anni tra comunità LGBTQ+ e giostrai – scopri la sua storia straordinaria! 🏞️🙏

La Vita Straordinaria di una Religiosa Itinerante

Immaginate una donna di 83 anni che ha scelto di vivere in una semplice roulotte per oltre mezzo secolo, immersa nelle comunità LGBTQ+ e tra i giostrai del litorale romano. Questa “piccola sorella di Gesù” ha dedicato la sua esistenza a un cammino di solidarietà e vicinanza, attirando l’attenzione per il suo stile di vita unico e ispiratore. Non è solo una storia di fede, ma un’avventura che sfida le convenzioni e risveglia la curiosità su come si possa trovare pace in un’esistenza nomade.

Il Viaggio Inatteso verso San Pietro

Con uno zaino in spalla, questa instancabile religiosa ha affrontato un percorso da Ostia fino a San Pietro, motivata dal desiderio di stare vicina al Papa Francesco. Che cosa l’ha spinta a intraprendere un simile cammino a un’età così avanzata? È un gesto che evoca meraviglia e domande: è forse un simbolo di devozione pura o un richiamo a valori dimenticati? La sua presenza tra le folle vaticane ha già catturato l’immaginazione di molti, lasciando tutti a chiedersi quali segreti nasconda una vita così dedicata.

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Le mie corrispondenze con il Papa per sostenere gli “scartati”

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Le mie corrispondenze con il Papa per sostenere gli “scartati”

PapaFrancesco e il prete rivoluzionario: una storia di fede, inclusione e miracoli inaspettati che ti lascerà a bocca aperta! #Solidarietà #LGBTQ #Misericordia

MANI TESE

Immagina di uscire da una chiesa al mattino e trovarti di fronte a una fila infinita di 300 persone, tutte in silenzio, con le mani tese in un grido silenzioso di fame e disperazione. È successo a don Andrea Conocchia durante i primi giorni del lockdown in Italia, quando la pandemia aveva congelato tutto. In quel momento, il mondo di questo prete è cambiato per sempre. A Torvaianica, a pochi passi da Roma, ha iniziato a distribuire cibo e aiuto a centinaia di persone di ogni nazionalità, orientamento e background, trasformando la sua parrocchia in un rifugio per chi era stato dimenticato. Tra loro, storie strazianti di transgender argentine che hanno trovato in don Andrea non solo un pasto, ma una vera speranza. Come ha fatto un semplice prete a innescare una catena di eventi che ha coinvolto addirittura il Papa?

GLI INCONTRI

E se ti dicessimo che don Andrea è riuscito a far incontrare il Pontefice con persone emarginate, creando momenti che sembrano usciti da un film? Attraverso l’aiuto di suor Genevieve Jeanningros, amica fidata di Papa Francesco, ha organizzato udienze del mercoledì dove transgender, omosessuali e altri “scartati” hanno condiviso le loro storie con il leader della Chiesa. Immagina la scena: un ragazzo gay che confessa al Papa di essere stato rifiutato, e Francesco che risponde con un gesto di misericordia assoluta. O due uomini sposati civilmente che ricevono parole di incoraggiamento direttamente dal Pontefice. Don Andrea, commosso da questi incontri, ha continuato la sua missione, creando persino uno sportello d’ascolto per offrire supporto psicologico e sanitario. Sarà questa la rivoluzione che tutti aspettavamo? Una fede che abbraccia davvero tutti, senza eccezioni?

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