Attualità
Sospensione Idrica a Cerveteri il 15 Ottobre 2024: Orari e Servizio Autobotti

Otto ore senza acqua a Cerveteri nella giornata di martedì 15 ottobre 2024: gli orari della sospensione idrica e dove si trovano le autobotti. L’annuncio arriva dalla società Acea Ato 2, responsabile dell’approvvigionamento idrico nella zona, che ha spiegato i motivi della sospensione del servizio nel comune etrusco. Per mitigare i disagi, è stato predisposto un servizio di autobotti in diversi punti della città.
Gli orari della sospensione idrica
Come indicato dall’avviso di Acea Ato 2, per la giornata di martedì 15 ottobre, a Cerveteri è prevista una sospensione del flusso idrico dalle ore 8 del mattino fino alle ore 16. Questa interruzione, della durata di otto ore, è dovuta a interventi di manutenzione straordinaria programmati per migliorare la rete idrica. Durante questo arco di tempo, i residenti si troveranno senza acqua corrente e dovranno fare affidamento sulle scorte personali o sul servizio di autobotti messo a loro disposizione.
Dove mancherà l’acqua e posizionamento delle autobotti
La mancanza d’acqua interesserà l’intero comune di Cerveteri, con l’eccezione di Marina di Cerveteri e Valcanneto. Per far fronte alla situazione, Acea Ato 2 ha previsto il posizionamento di tre autobotti in punti strategici del comune: in via Settevene Palo di fronte all’istituto scolastico “Giovanni Cena”, in via Doganale – Borgo San Martino di fronte all’istituto scolastico, e in via Fosso dei Centocorvi fronte RSA. Zone limitrofe potrebbero essere anch’esse interessate dalla mancanza di acqua.
Per esigenze particolari e improrogabili, i cittadini possono contattare il numero verde 800 130 335 per richiedere un servizio straordinario di rifornimento con autobotti, assicurando che nessuno resti senza acqua anche in casi di necessità urgenti. L’obiettivo è minimizzare i disagi e garantire un supporto continuo durante le otto ore di sospensione.
Attualità
Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca
A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.
Situazione Igienica Allarmante
Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.
Reazione dei Cittadini
I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.
Intervento delle Autorità
Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.
Attualità
Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione
Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.
L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.
La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.
La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.
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