Cronaca
“Spada-Casamonica: Illeciti e Dominio Territoriale nei Negozi Celati”

Un Mercato Nascosto nel Cuore di Torre Angela
Nel quartiere di Torre Angela, una rete ben organizzata di spaccio di sostanze stupefacenti ha proliferato, approfittando della low profile della zona. Diverse bande hanno trasformato questo luogo in un hub per il traffico di droga, operando con discrezione e ingegnosità. Non solo il mercato locale ne ha beneficiato, ma anche clienti da aree limitrofe sono stati attratti da questi traffici. Le attuali indagini, che coinvolgono i gruppi Spada e Casamonica, mirano a rivelare l’intero meccanismo di distribuzione, che ha ampliato il proprio raggio d’azione dalle droghe leggere, come hashish e marijuana, a sostanze più pesanti come la cocaina. Recenti operazioni di polizia hanno portato al sequestro di notevoli quantità di “oro bianco”, attestando la presenza di un fiorente mercato di vendita.
Un Appartamento al Centro delle Attività
La principale base operativa di questa attività illecita si trovava in via Agostini 91, un appartamento riconducibile a Ivana, parte della famiglia Casamonica e suocera di Angelo Spada, uno degli arrestati di spicco. Questa residenza era molto più di un semplice luogo di ritrovo; rappresentava un vero e proprio punto di vendita, dove i clienti di fiducia si recavano per acquistare le loro dosi. Inoltre, zone come il parco Conti e il bar “Il mago del Caffè” hanno servito come ulteriori punti di appoggio, custodendo la droga e attivando un sistema di distribuzione pronto a soddisfare le richieste. Inizialmente si pensava che il bar fosse un semplice bersaglio di estorsione, ma le successive indagini hanno rivelato un coinvolgimento molto più attivo nel traffico di droga. La complicità della comunità locale è risultata evidente, con residenti e consumatori che hanno scelto il silenzio, sempre più assorbiti in un clima di criminalità che si è radicato nel tempo.
Strategie di Discrezione e Operatività
Le metodologie adottate per sfuggire ai controlli della legge seguivano schemi ben noti, tipici delle operazioni di spaccio messe in atto da piccoli gruppi in diverse aree. Questa strategia risulta cruciale per la sostenibilità economica e la logistica delle organizzazioni Spada e Casamonica. La maggior parte dei pusher era di origine italiana, eccezion fatta per un singolo individuo di nazionalità tunisina. Questi spacciatori operavano soprattutto nelle immediate vicinanze del bar e nel parco, portando avanti un incessante movimento di droga che raccoglieva la merce dall’appartamento a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Cronaca
Scoperti i gruppi nascosti dei finti mendicanti e dei ladri d’albergo

AttenzioneLadriInAgguato: Mentre Roma si riempie di mezzo milione di pellegrini per l’ultimo saluto a Papa Francesco, scopri come i criminali stanno per approfittare della folla!
La Città Eterna Sotto Assedio
Roma è pronta a ospitare un’ondata di fedeli provenienti da ogni angolo del mondo e d’Italia per rendere omaggio a Papa Francesco. Ma dietro questa commovente riunione, c’è un lato oscuro che sta catturando l’attenzione: bande di ladri e truffatori specializzati in furti con destrezza, borseggi e inganni vari. Questi “manovali” del crimine si stanno già infiltrando tra la folla, pronti a colpire in luoghi iconici come piazza San Pietro, piazza Risorgimento, l’Esquilino e intorno alla stazione Termini. Immaginate la scena: mentre i pellegrini si riuniscono in preghiera, i ladri si mimetizzano tra loro, e le forze dell’ordine intensificano i controlli per smascherare questi predatori.
Reparti Speciali in Azione
Le autorità non stanno lasciando nulla al caso, con un dispiegamento massiccio che include carabinieri, polizia e persino l’Esercito. Pattuglie in borghese sono già all’opera per prevenire furti e truffe, mentre i reparti speciali della Polfer e della Stradale stanno intensificando verifiche e posti di blocco. Pensateci: in mezzo a questa marea di passeggeri, pullman e auto, sono stati già fermati esperti borseggiatori provenienti da zone come Scampia, con un passato di reati legati alla questua e alle truffe. Non solo italiani, ma anche bande latinos, francesi e spagnole, abili nel fingersi turisti eleganti per colpire al momento giusto. E non dimentichiamo i nomadi dai campi di Aprilia e Roma Est, già avvistati in azione vicino alla metro Ottaviano – un vero e proprio sciame pronto a sfruttare la distrazione dei fedeli.
I Trucchi da Non Sottovalutare
Ma come difendersi da questi inganni astuti? Gli investigatori avvertono: non mostrare mai borse, portafogli o gioielli in pubblico, e non lasciare incustoditi zaini o bagagli, nemmeno per un secondo – storie di derubati in alberghi e auto abbondano! State attenti anche a chi si offre di aiutarti per strada o invita a giochi di strada come le tre carte, che potrebbero essere trappole per spillarti soldi. E per i b&b, occhio ai ladri d’appartamento che stanno prendendo di mira queste sistemazioni: la curiosità per questi crimini nascosti potrebbe salvarti da una brutta sorpresa!
Cronaca
Una monetina alla volta: il percorso verso 20.000 euro

FurtoSottoTerra Hai mai immaginato che un semplice tecnico potesse rubare migliaia di euro dalle macchinette della metropolitana, trasformando il suo lavoro in una miniera d’oro? Scopri i dettagli scioccanti di questa storia che ha fatto tremare Roma!
I FATTI
In soli quattro mesi, un tecnico incaricato di riparare le biglietterie elettroniche dell’Atac ha messo a segno un colpo da maestro, sottraendo monete una dopo l’altra durante i suoi turni. Immagina la sorpresa quando si è scoperto che aveva accumulato ben 19.236,87 euro, una somma che ora deve restituire per intero. La Corte dei conti ha accolto le accuse della Procura, condannandolo per danno erariale, mentre in tribunale ha patteggiato due anni di reclusione per peculato. Ma come è stato possibile? Le indagini interne e i video delle telecamere lo hanno immortalato mentre svuotava le macchinette e riempiva la sua borsa di monetine.
L’INDAGINE
E se ti dicessimo che tutto è iniziato con una semplice verifica delle rendicontazioni? Dal 1° ottobre 2021 all’11 febbraio 2022, questo dipendente di una ditta esterna all’Atac ha sistematicamente depredato le macchinette nelle stazioni della metropolitana. La denuncia del responsabile della sicurezza ha innescato controlli rigorosi: appostamenti, analisi dei filmati e verifiche incrociate hanno puntato il dito su di lui, colpendolo quasi in flagrante. Da lì, l’inchiesta penale ha preso forma, portando al processo e alla condanna che ora fa scalpore. Chissà quanti altri segreti nasconde il mondo dei trasporti pubblici!-
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