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“Stop ai Concorsi: Le Poltrone delle Commissioni nel Lazio Senza Selezione Pubblica!”

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“Stop ai Concorsi: Le Poltrone delle Commissioni nel Lazio Senza Selezione Pubblica!”

<h3>Assunzioni nella Regione Lazio: Polemiche e Critiche

La Regione Lazio ha recentemente assunto personale a tempo determinato per quattro nuove commissioni, senza seguire le procedure di concorso pubblico. La Corte dei Conti ha dichiarato che tali commissioni svolgono funzioni tecniche e non politiche, e pertanto le assunzioni effettuate non sarebbero valide senza un regolare bando di selezione.

Le Nuove Commissioni: Un Contesto Politico

Nel 2023 sono state create quattro commissioni da parte della Regione Lazio, nominalmente dedicate a temi rilevanti come “Expo 2030 e grandi eventi”, “Giubileo 2025”, “Piani di zona per l’edilizia economica e popolare” e “Semplificazione amministrativa”. Oltre a trattare questioni di grande importanza, queste commissioni hanno anche il compito di gestire le dinamiche interne al centrodestra, contribuendo a mantenere gli equilibri politici, specialmente in un periodo di intensi negoziati tra le forze politiche alleate.

# Riflessioni della Corte dei Conti

Nella recente delibera 102 del 2024, la Corte dei Conti ha evidenziato il problema delle assunzioni effettuate in queste commissioni. Sono stati messi in discussione non solo i criteri di assunzione ma anche i riferimenti alle nomine fiduciarie, che sarebbero appropriate solo per i ruoli politici e non per organi di natura tecnica.

Obbligo di Procedura Concorsuale

I magistrati hanno sottolineato che le nuove commissioni operate dalla Regione Lazio non appartengono alla categoria degli organi politici. Dunque, le assunzioni di collaboratori esterni, effettuate senza un concorso, non risultano conformi alle normative vigenti. La Corte ha affermato che la qualifica di “struttura di diretta collaborazione” non giustifica la deroga alle procedure previste per l’accesso nel settore pubblico.

Costi Nascosti e Trasparenza

Un’altra critica da parte della Corte concerne la questione dei costi associati alla nomina di dirigenti ad interim per le nuove commissioni. Sebbene la Regione abbia affermato che queste nomine non creerebbero nuovi oneri per il bilancio, i magistrati hanno messo in evidenza che potrebbe esserci un incremento delle spese legate alle indennità di risultato, stimabili in circa 8.000 euro per ogni dirigente.

Altri Problemi Riscontrati

In modo analogo, un’altra situazione controversa si è presentata con l’istituzione di un commissario straordinario per l’Azienda Lazio O, la quale dovrà gestire i pagamenti per tutte le Asl del Lazio. Anche in questo caso, la Regione ha erroneamente definito l’operazione come a costo zero, secondo quanto riporta la Corte dei Conti.

Queste problematiche hanno sollevato interrogativi sulla gestione delle risorse pubbliche e sull’importanza di seguire procedure trasparenti nelle assunzioni e nella creazione di nuove strutture amministrative.

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