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Cronaca

“Tra Incognite e Opportunità: Esplorando la Precarietà nel Mondo Educativo”

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“Tra Incognite e Opportunità: Esplorando la Precarietà nel Mondo Educativo”

La situazione delle scuole dell’infanzia a Roma

Le scuole dell’infanzia e gli asili nido a Roma stanno affrontando sfide considerevoli, specialmente in relazione alla gestione del personale. A meno di un mese dall’apertura dell’anno scolastico, il problema della carenza di personale rappresenta una seria preoccupazione per le strutture comunali, con una quantità significativa di posti vacanti e una mancanza di insegnanti specializzati nell’integrazione degli alunni disabili. Le famiglie si trovano a dover affrontare non solo orari ridotti, ma anche frequenti cambiamenti negli educatori, una situazione che i lavoratori descrivono come cronica, e che avrebbe potuto essere evitata con una pianificazione più attenta delle risorse umane.

Contratti a tempo determinato: le difficoltà

Ogni anno, il Comune di Roma è costretto a ricorrere a circa 1300 contratti a tempo determinato per soddisfare le necessità delle scuole dell’infanzia e degli asili nido. Questo avviene utilizzando il cosiddetto “tetto del flessibile”, un fondo destinato alle supplenze orarie, ma utilizzato in prevalenza per i contratti annuali. Di conseguenza, le opportunità per le supplenze a breve termine risultano estremamente limitate. Se si fosse attuata una programmazione più attenta riguardo alle assunzioni, molte delle problematiche attuali avrebbero potuto essere evitate.

Necessità di un intervento strategico

La gravità della carenza di personale ha spinto anche l’amministrazione comunale a riconoscere l’urgenza di un intervento sistemico. Infatti, l’assessore alla scuola, Claudia Pratelli, ha recentemente dichiarato che sono necessarie deroghe normative per consentire piani straordinari di assunzione, in modo da garantire la presenza di tutti gli insegnanti necessari. Le ultime assunzioni non sono riuscite a colmare il gap, come evidenziato da una nota dell’assessore al personale. È cruciale, pertanto, istituire figure professionali specializzate dedicate all’integrazione dei bambini disabili per migliorare l’attuale situazione e garantire una migliore distribuzione delle risorse nel campo educativo.

Le sfide per lavoratori e famiglie

Nel frattempo, sia i lavoratori che le famiglie continuano a sperimentare le conseguenze di questa mancanza cronica di personale. Mirko Anconitani della Uil Scuola sottolinea l’importanza di incrementare le assunzioni e di ottimizzare la gestione delle supplenze per affrontare il numero sempre crescente di alunni, in particolare quelli con esigenze speciali. La speranza è rivolta al futuro, con nuove assunzioni previste per il 2027, lasciando la situazione attuale in uno stato precario e incerto.

Cronaca

Cgil contro la Rai per i Cinque Sì: rompere il silenzio sui referendum

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Cgil contro la Rai per i Cinque Sì: rompere il silenzio sui referendum

È ora di smascherare il silenzio assordante dei media sul voto del 8 e 9 giugno: la Cgil Roma e Lazio organizza un sit-in epico davanti alla Rai per urlare che i cittadini non sono pecore da mandare al macello senza info! Con referendum su licenziamenti, precariato e cittadinanza, ignorati come se non esistessero, è una vergogna nazionale. Chi copre per i potenti? #ReferendumBocciati #CgilRibelle #MediaCensura #VotoLibero #LavoroSottoAttacco (278 caratteri)

La Rivolta della Cgil Contro il Silenzio Mediatico

La Cgil non ci sta più e organizza un sit-in il 23 aprile alle 17 davanti alla sede Rai di via Teulada 66, Roma. “Adesso parliamo noi”, gridano, accusando la tv pubblica di fare il gioco dei potenti ignorando i cinque referendum. Al centro, c’è il segretario Maurizio Landini, che promette di rompere il muro di gomma. Natale di Cola, segretario regionale, lo chiama “un diritto semplice: l’informazione”, ma in realtà è una denuncia contro chi tiene i cittadini al buio per far vincere i soliti noti.

I Referendum che Nessuno Vuole Farvi Sapere

Gli italiani dovranno votare su cinque quesiti scottanti: dal cancellare le tutele crescenti dei licenziamenti del Jobs Act, al togliere il tetto alle indennità nelle piccole imprese, fino a smontare le norme sui contratti a termine. C’è pure uno sul miglioramento della salute e sicurezza sul lavoro – perché, sapete, non tutti vogliono lavoratori come schiavi – e l’ultimo per dimezzare da 10 a 5 anni il requisito per la cittadinanza agli stranieri. Roba che potrebbe sconvolgere i piani dei politici che preferiscono il precariato perpetuo.

Appelli per una Mobilitazione Senza Filtri

Dopo settimane di richieste ignorate, la Cgil accusa i media di complotto silenzioso e chiama a raccolta sotto le sedi Rai in tutta Italia. “Sui grandi media regna il silenzio totale”, dicono, invitando tutti a partecipare per garantire che la gente sappia e voti. È una chiamata alle armi contro l’informazione selettiva, con presidi programmati ovunque per far tremare i palazzi del potere. Perché, parliamoci chiaro, se non sai cosa voti, sei solo un burattino.

L’Intervento del Politico di Turno

Claudio Marotta, presidente della Commissione Vigilanza sul pluralismo dell’informazione in Lazio, ha convocato un’audizione il 22 aprile per sentire i comitati promotori. Lui la butta lì come “garanzia di trasparenza”, ma è ovvio che è una mossa per coprirsi le chiappe di fronte alla rabbia popolare. “La democrazia non è solo votare, ma informarsi”, blabla, ma in realtà è un’ammissione che qualcosa puzza, e i cittadini non ci stanno più a essere tenuti all’oscuro.

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Cronaca

Neve inaspettata in Ciociaria, residenti e escursionisti colti alla sprovvista. Pasqua imbiancata nel Frusinate, un intoppo per le tradizioni.

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Neve inaspettata in Ciociaria, residenti e escursionisti colti alla sprovvista. Pasqua imbiancata nel Frusinate, un intoppo per le tradizioni.

Chi l’avrebbe mai detto? A due giorni da Pasqua, mentre tutti si preparavano per uova di cioccolato e picnic, la neve ha deciso di fare il suo show sui monti della Ciociaria, rovinando i piani di escursionisti e residenti che ora blaterano di “cambiamento climatico” come se fosse una novità. Ma dai, Madre Natura sta solo trollando l’umanità per i nostri peccati ecologici! #NeveInPasqua #CambiamentoClimaticoImpazzito #ItaliaSottoSorpresa #PasquaNevosa #MeteoCheRide

La Neve Inattesa

Sui monti della Ciociaria, in pieno Appennino, è scesa la neve in modo del tutto imprevedibile, proprio quando il calendario urla “primavera”. Le webcam nei rifugi hanno catturato l’evento, lasciando a bocca aperta residenti e avventurieri che si aspettavano sole e fiori, non fiocchi bianchi. Un vero schiaffo al riscaldamento globale, o forse un reminder che il pianeta non ci sta più a sentire le nostre scuse.

Ironia sui Social e Commenti dal Meteo

Nelle località di Campo Staffi e Campocatino, a 1800 metri, la gente ha inondato i social di foto e video della neve, con commenti ironici tipo “Benvenuti in Siberia italiana!” o “Pasqua? Meglio i doposci che le uova”. La pagina Facebook Meteo Lazio ha confermato le deboli nevicate notturne, dovute a un calo improvviso delle temperature, ma senza troppi giri di parole: è come se il cielo ci stesse dicendo “riducete le emissioni o vi mando l’inverno eterno”.

Avvertimenti per gli Avventurosi

Le autorità, sempre pronte a rovinare la festa, raccomandano prudenza per chi ha in programma gite montane tra Pasqua e Pasquetta. Formazione di ghiaccio e visibilità ridotta potrebbero causare incidenti, quindi occhio: non fate gli eroi con le ciaspole se non sapete maneggiarle. Meglio starsene a casa con un uovo al cioccolato, no?

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