Seguici sui Social

Attualità

Tragedia dopo un intervento: risarcimento da un milione per una famiglia distrutta da un’emorragia chirurgica

Pubblicato

il

Tragedia dopo un intervento: risarcimento da un milione per una famiglia distrutta da un’emorragia chirurgica

Riconoscimento di responsabilità per decesso in ospedale

Una recente sentenza di primo grado ha stabilito un legame diretto tra le cure fornite a un paziente e il suo decesso, imponendo alla Asl di Frosinone di risarcire la famiglia con ben 844mila euro. L’episodio tragico si è verificato a seguito di un’emorragia gastrica, che ha colpito un uomo dopo una biopsia eseguita a causa di polipi.

I dettagli del caso

Il triste evento si colloca nel novembre del 2016, all’interno del nosocomio Santa Scolastica di Cassino. La decisione del Tribunale ha confermato la responsabilità della Asl, condannandola a corrispondere il risarcimento. In un futuro vicino, è previsto il processo d’appello, in cui si potrebbe rivedere la sentenza.

L’iter giudiziario e la denuncia dei familiari

Dalla ricostruzione presente negli atti giudiziari, il paziente era stato ammesso in ospedale per la presenza di polipi nello stomaco. Stando a quanto riportato da Il Messaggero, il team medico ha proceduto a una biopsia, ma le condizioni del paziente hanno avuto un repentino deterioramento, portandolo alla morte. L’emorragia gastrica si è rivelata fatale: nonostante i tentativi dei chirurghi di intervenire nuovamente in sala operatoria, non sono riusciti a salvarlo.

La famiglia, colpita dalla tragica notizia e non riuscendo a comprendere come un semplice intervento potesse conducerli a un esito così tragico, ha sporto denuncia, temendo un possibile errore medico. A seguito di tale accaduto, le forze dell’ordine, su mandato della Procura, hanno provveduto al sequestro della cartella clinica del paziente per ulteriori indagini.

L’esito della perizia medica

La vicenda ha assunto una dimensione giuridica, culminando in una sentenza di primo grado. La valutazione effettuata da un medico legale riguardo alla polipectomia endoscopica e alla gestione dell’emergenza ha rivelato che vi sarebbero state delle mancanze nella somministrazione degli anticoagulanti necessari. In definitiva, ciò ha confermato il nesso di causalità tra le cure ricevute dal paziente e la sua prematura scomparsa.

Fonte Verificata

Attualità

Arrestato dopo aver minacciato e picchiato la compagna davanti al figlio piccolo, dopo aver distrutto la casa a calci

Pubblicato

il

Arrestato dopo aver minacciato e picchiato la compagna davanti al figlio piccolo, dopo aver distrutto la casa a calci

Un uomo di 38 anni è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia dopo aver aggredito la moglie. La donna, temendo per la propria sicurezza, ha filmato l’ennesima aggressione con il cellulare e ha contattato il 112 per chiedere aiuto.

L’arresto è avvenuto dagli agenti del distretto Casilino dopo che la moglie, vittima di violenza per anni, ha deciso di presentare una denuncia. Il 38enne, geloso e ossessivo, controllava ogni spostamento della moglie e l’aveva picchiata anche davanti al figlio minorenne, che aveva tentato di difenderla. Nonostante le violenze, la donna aveva esitato a denunciare l’ex marito per paura di ritorsioni.

L’uomo era già noto per comportamenti violenti: lo scorso settembre, dopo un’uscita con amiche, la moglie aveva trovato la casa distrutta e era stata aggredita fisicamente. Dopo un ulteriore episodio di violenza, in risposta a una semplice comunicazione riguardante la cena, la donna ha registrato la scena e, sentendosi in pericolo, ha contattato nuovamente le forze dell’ordine.

All’arrivo degli agenti, hanno trovato l’abitazione a soqquadro e l’uomo, che si era rifugiato in strada, ha tentato di giustificarsi accusando la moglie di trascurare il figlio, ma questa versione non è stata ritenuta credibile. Così, il 38enne è stato arrestato.

Fonte Verificata

Continua a leggere

Attualità

Investimento di una bimba all’asilo a 16 mesi, cosa succede adesso dopo i rinvii nel processo

Pubblicato

il

Investimento di una bimba all’asilo a 16 mesi, cosa succede adesso dopo i rinvii nel processo

Il 27 febbraio si terrà una nuova udienza sul caso di Lavinia, la bambina di 16 mesi investita mentre si trovava all’asilo a Velletri. Da quel tragico evento, Lavinia è in stato vegetativo, assistita da macchinari e personale medico. Sono state condannate in primo grado la donna alla guida dell’automobile e la maestra a cui era affidata la piccola. Tuttavia, entrambe hanno richiesto di essere giudicate in secondo grado, processo che avrebbe dovuto iniziare a dicembre, ma non è ancora partito a causa di problemi di notifica riguardo alla maestra.

L’avvocata della famiglia, Cristina Spagnolo, ha dichiarato a Fanpage.it: “Il prossimo appuntamento legale del caso è fissato al 27 febbraio, si tratta del rinvio di un’altra udienza che si è celebrata a dicembre”. Quest’udienza è a rischio di ulteriore rinvio a causa di un errore nella notifica alla maestra, considerata dal legale la ‘principale responsabile’ dell’incidente.

Rinvii del processo

Spagnolo ha spiegato: “È diritto di ogni imputato interporre appello nei confronti di una sentenza di condanna e così effettivamente è stato fatto”. Tuttavia, “all’udienza di dicembre purtroppo non era stata eseguita correttamente la notifica a carico della maestra”. A questo riguardo, ci sono stati ulteriori problemi di notifica, come confermato dall’avvocata dopo il controllo del 14 febbraio.

Possibili sviluppi

La prossima udienza è prevista per giovedì. Spagnolo ha affermato: “Sostanzialmente non abbiamo la certezza materiale e matematica del rinvio. Noi ci auguriamo che sia stata ripetuta correttamente la notifica alla maestra”. Se la notifica non sarà stata effettuata, potrebbe esserci un altro rinvio. L’avvocata ha comunque espresso la speranza di celebrare il processo senza ulteriori ritardi: “Magari arriviamo con la sorpresa il 27 di poter celebrare comunque il processo”.

Conseguenze di un ulteriore rinvio

Se l’udienza dovesse subire un ulteriore rinvio, la famiglia di Lavinia avanzerà richieste affinché venga prestata maggiore attenzione alle notifiche. Come ha dichiarato il padre della piccola a Fanpage.it: “ogni volta è un dolore che si rinnova”.

Fonte Verificata

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025