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Un decesso e tre feriti in gravi condizioni

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Un decesso e tre feriti in gravi condizioni

Grave incidente nella notte lungo la via provinciale Morolense, tra Supino e Frosinone. Secondo quanto si apprende, un uomo è morto e altri tre sono rimasti gravemente feriti. Come si vede nella foto diffusa dai vigili del fuoco, l’automobile su cui viaggiavano si è ribaltata a lato della carreggiata.

Dinamica dell’Incidente

Per motivi ancora da accertare, la Ford Focus grigia è finita fuori strada e la persona che era al volante, un cittadino di 32 anni, è morta praticamente sul colpo. Si tratta di un cittadino di nazionalità albanese e residente da anni ad Alatri. Sono in gravi condizioni anche i suoi amici e uno dei tre, sempre secondo le prime informazioni, verserebbe in condizioni critiche e tuttora in pericolo di vita.

Soccorsi dal personale dei vigili del fuoco e in seguito dagli operatori del 118, i tre feriti sono stati portati tutti d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale Spaziani di Frosinone. Sul posto, intorno alle 3 della scorsa notte, sono arrivati i carabinieri della pattuglia del Nucleo Radiomobile di Frosinone e della caserma di Supino. Questi hanno trovato il corpo del conducente all’esterno dell’abitacolo e i tre feriti ancora all’interno dell’automobile.

Indagini in Corso

I militari hanno eseguito i rilievi del caso per accertare le cause dell’incidente: un malore improvviso del conducente? Un colpo di sonno? Oppure ancora un cinghiale ha attraversato la strada all’improvviso e questo ha causato l’incidente? Quel che sembra certo, tuttavia, è che nessun altro veicolo è rimasto coinvolto. Non ci sono infatti segni sulla carreggiata o sulla carrozzeria dell’automobile che indichino il coinvolgimento di un altro mezzo.

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.

Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.

I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.

La dinamica

Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.

L’arresto

L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.

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