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Un settantacinquenne residente all’estero arrestato.

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Un settantacinquenne residente all’estero arrestato.

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Un uomo di 75 anni, Enrico C., ha visto la propria vita cambiare in un istante quando, recandosi al commissariato per il rinnovo del passaporto, è stato arrestato. Ignaro di essere ricercato dalla giustizia, l’ex portiere d’albergo è stato colto di sorpresa dall’esistenza di un mandato di cattura per violazione degli obblighi familiari, legato alla sua recente permanenza all’estero.

Arresto inaspettato

Durante una normale procedura di controllo al commissariato Rai di piazza Mazzini, gli agenti hanno scoperto un ordine di arresto emesso dalla Procura di Civitavecchia nel 2023. Questo ha portato alla cattura immediata di Enrico, che si è trovato costretto a lasciare temporaneamente i propri progetti di vita alle spalle e ad affrontare la detenzione. Trasferito nel carcere di Rebibbia a Roma, affronta ora una pena di cinque mesi di reclusione, oltre a una sanzione pecuniaria di 500 euro.

Situazione Familiare Complessa

Questo non è il primo capitolo di una storia turbolenta per Enrico C. Infatti, in passato ha già avuto problemi con la giustizia, inclusi precedenti per estorsione e spaccio. La recente accusa è scaturita da difficoltà economiche legate al mantenimento degli alimenti dovuti all’ex moglie, in seguito a una separazione complicata. Enrico si era presentato per rinnovare il passaporto originariamente emesso a Madrid, ignaro delle complicazioni legali che lo attendevano.

Possibilità di una Difesa Legale

Attualmente residente in Spagna e iscritto all’anagrafe di Tenerife, Enrico non era a conoscenza delleproblemsche comportamenti legali avrebbero potuto generare il suo ritorno in Italia. Il suo avvocato, Carlo Ricci Barbini, ha rilevato che il suo cliente era completamente all’oscuro della situazione legale che lo coinvolgeva. È stata presentata una richiesta per ottenere una misura alternativa alla detenzione, proponendo un affidamento in prova ai servizi sociali, ma tale richiesta è stata respinta. Secondo il giudice, Enrico non era considerato reperibile poiché risiedeva all’estero.

Un’udienza è stata fissata per il 31 ottobre, quando il giudice si pronuncerà sul futuro di Enrico C. e sulla sua situazione legale.

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