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“Valeria Marini svela la drammatica truffa da 350.000 euro che ha devastato la vita di sua madre: ‘Quella persona ha distrutto tutto'”
La Truffa ai Danni della Madre di Valeria Marini
Nel 2016, una triste vicenda ha colpito la maternità di Valeria Marini, che ha deciso di parlare dell’inganno di cui è stata vittima sua madre. Questa storia ruota attorno ad un imprecisato produttore cinematografico che ha convinto la signora Gianna Orrù a investire una somma ingente di 350mila euro in Bitcoin.
Le Parole di Valeria Marini
Valeria Marini ha espresso il suo dolore per la situazione attraverso queste parole: “Questa persona ha devastato la vita di mia madre. Era una donna rispettabile, e si vergognava di ciò che era accaduto, tanto da rifiutarsi di aprire persino la porta di casa per non affrontarmi”. Queste frasi chiariscono l’impatto emotivo che la truffa ha avuto sulla vita della madre della showgirl.
Il Riuscire della Giustizia
Durante il processo contro il presunto truffatore, Marini ha testimoniato descrivendo l’individuo come “astuto” e “senza scrupoli”. “A un certo punto non sapevo cosa avesse, ma notavo che era sempre giù di morale. Ho subito pensato che ci potesse essere qualcosa di serio, come un problema di salute. Quando mi ha raccontato quanto era accaduto, aveva ancora la speranza di riavere il suo denaro, soprattutto per una questione di dignità. L’ho persino accolta in casa, poiché non poteva permettersi di pagare l’affitto”, ha aggiunto Valeria.
Le indagini hanno rivelato che Gianna Orrù è stata persuasa a eseguire investimenti rischiosi in Bitcoin. Davanti ai bassi ritorni di questi investimenti, la signora ha tentato senza successo di riacquistare i suoi risparmi.
Il Primo Incontro con il Truffatore
Il legame tra Gianna Orrù e il truffatore si è formato quando quest’ultimo si è presentato come produttore di un cortometraggio intitolato “L’ultimo applauso”, in fase di realizzazione nel 2016. Valeria Marini ha così spiegato la situazione: “Affermava che avrei potuto recitare nel film e che i finanziamenti sarebbero stati coperti dai fondi Imaie. Mi disse anche che aveva girato il video del mio matrimonio, ma io non ricordavo di lui. Ha presentato domanda a mio nome, incassando tra i 15 e i 20 mila euro”.
Marini ha proseguito: “Successivamente, dopo aver visto il corto, mia madre l’ha contattato perché credeva che ci fossero delle imperfezioni e ha richiesto delle modifiche. Da quel momento in poi, è stata lei a gestire la questione, mentre io ero assorbita da altri impegni professionali. Il truffatore si comportava sempre in modo cortese e cercava di stabilire un rapporto lavorativo, ma mai si presentò come un consulente finanziario”.