Attualità
36enne arrestato per aver picchiato la compagna, in casa trovati una sciabola e un machete

Un arresto a Valmontone: un caso di violenza domestica
Un uomo di 36 anni è stato arrestato nella notte di lunedì 18 novembre a Valmontone, in provincia di Roma, in seguito a un’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. La vicenda si è svolta dopo che i carabinieri della stazione locale, supportati dal Nucleo operativo e radiomobile di Colleferro, sono intervenuti in seguito a una segnalazione di lite domestica.
Scena del crimine e soccorso alla vittima
All’arrivo dei militari, l’indagato è stato trovato in uno stato psicofisico alterato, presumibilmente a causa dell’abuso di alcol. La compagna dell’uomo, una 46enne, è stata aggredita e successivamente trasportata d’urgenza all’ospedale di Palestrina dai sanitari del 118. Le lesioni riportate sono state classificate come guaribili in un periodo di quaranta giorni.
Denuncia e procedimenti legali
La vittima, dopo aver ricevuto le prime cure mediche, è stata portata in caserma per formalizzare la denuncia. Ha riferito ai carabinieri di essere stata vittima di abusi fin dal dicembre 2023, seppure finora non avesse denunciato per timore di ritorsioni. Durante la perquisizione dell’abitazione, situata in via Sant’Antonio, le forze dell’ordine hanno rinvenuto e sequestrato un machete e una sciabola, pur non essendo state utilizzate nelle violenze domestiche. All’uomo è stata elevata anche una denuncia per porto d’armi e/o oggetti atti a offendere. Seguendo le direttive del pubblico ministero di turno, il 36enne è stato arrestato e trasferito al carcere di Velletri.
Attualità
Urna funeraria abbandonata sulla spiaggia di Ostia con una targhetta che riporta il nome della defunta

Un urna funeraria è stata abbandonata sulla spiaggia Limone di Ostia, attirando l’attenzione dei cittadini. L’oggetto riporta una targhetta in oro con il nome della defunta e le date di nascita e morte. I passanti hanno scattato delle foto e le hanno condivise nel gruppo Facebook “Ostia Informa”.
Misterioso ritrovamento
L’urnadalla forma particolare è stata trovata semi-nascosta nella sabbia, con la parte alta esposta. Già sono emerse varie ipotesi riguardo al motivo della presenza dell’urna sulla spiaggia. Si pensa che i familiari della defunta possano averla portata per un ultimo saluto al mare, ma non è chiaro se contenga ancora le ceneri o se sia stata svuotata.
Le reazioni degli utenti
La pubblicazione ha suscitato numerosi commenti, con utenti sconcertati per la situazione. Alcuni hanno espresso l’opinione che i familiari avrebbero dovuto gestire l’urna in modo più appropriato, piuttosto che lasciarla sulla spiaggia. Un utente ha notato: “Potrebbe e dico ‘potrebbe’ essere stata gettata in mare e poi arrivata a riva”, mentre un altro ha riflettuto sulle circostanze dietro questo gesto, dicendo: “Chissà cosa ha portato il parente a fare un gesto simile…”.
Attualità
Giuseppe Pignatone convocato in commissione per indagare sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: chi è e quali sono i suoi legami

C’è grande attesa per l’audizione di Giuseppe Pignatone, convocato da Don Vergari e dalla vedova di De Pedis, che lo ha definito ‘procuratore nostro’. Questa audizione si inserisce nell’ambito della commissione bicamerale d’inchiesta sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Pignatone, che dieci anni fa ha chiesto e ottenuto l’archiviazione delle indagini sul caso Orlandi per mancanza di prove, risulta al centro delle indagini attuali.
Legami e indagini chiuse
Tra gli indagati all’epoca figuravano esponenti della banda della Magliana e monsignor Pietro Vergari. Le affermazioni di Don Vergari, che ha definito Pignatone ‘procuratore nostro’, sollevano interrogativi sul possibile legame tra i due. Il dottore Pignatone, presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano fino alla fine del 2024, ha avuto una carriera segnata da indagini significative, inclusa Mafia Capitale. È importante sottolineare che, nonostante la mancanza di prove consistenti, le motivazioni per la chiusura delle indagini sul caso Orlandi rimangono oggetto di discussione.
Il ruolo di Sabrina Minardi
La riapertura delle indagini sul caso di Emanuela Orlandi è stata innescata dalle dichiarazioni di Sabrina Minardi nel 2006, partner di Enrico De Pedis. Minardi ha affermato che Emanuela sarebbe stata rapita per ordine di figure religiose e sarebbe stata nascosta prima di essere lasciata ad un prete. Queste rivelazioni hanno portato a nuove inchieste, coinvolgendo diversi indagati.
Le parole di Pietro Orlandi
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha commentato la situazione attuale, sottolineando quanto sia complessa la vicenda legata alla scomparsa della sorella e come le indagini siano state influenzate nel tempo. Il suo coinvolgimento, insieme all’auspicio di maggiore chiarezza, rappresenta il desiderio di giustizia e verità per una storia che dura da decenni. La commissione d’inchiesta ha ascoltato vari testimoni, e l’audizione di Pignatone è vista come un passo cruciale nel riaccendere l’attenzione su un caso irrisolto.
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