Attualità
A Nepi, una donna muore e la figlia e il genero sono gravi dopo aver mangiato funghi velenosi a pranzo
Una tragedia si è verificata a Nepi, in provincia di Viterbo, quando una donna di 80 anni è deceduta dopo aver consumato funghi velenosi. Anche la figlia e il genero, coinvolti nell’incidente, si sono sentiti male ma sono ora fuori pericolo.
La raccolta fatale
L’incidente è avvenuto sabato scorso durante un pranzo in famiglia. I funghi consumati erano stati raccolti nei boschi circostanti. Dopo il pasto, i tre hanno manifestato malesseri e sono stati immediatamente trasportati al Policlinico Gemelli di Roma. Purtroppo, nonostante le cure tempestive, l’anziana signora non è sopravvissuta. La figlia e il genero, invece, sono stati dimessi ieri.
Il mistero dei funghi velenosi
Le specie di funghi responsabili dell’intossicazione non sono ancora state identificate. Generalmente, questo tipo di avvelenamento provoca sintomi gastrointestinali e neurologici. Le terapie usuali comprendono l’uso di antidiarroici, antiemetici e benzodiazepine nel caso di sintomi neurologici.
Numerose le varietà di funghi in grado di provocare avvelenamento, con alcune che manifestano sintomi nel giro di poche ore e altre che si sviluppano più lentamente.
Attualità
La nuova e costosa droga “ghiacciata” sequestrata al Quarticciolo: cos’è e come funziona Frozen.
La “Premium Frozen” è una droga estremamente pura, venduta a prezzi altissimi sulle piazze di spaccio romane. I carabinieri hanno sequestrato questa sostanza in zona Cinecittà, conservata in un contenitore collegato a un termometro per mantenere il grado di purezza. Con un principio attivo di thc, sarebbero state possibili circa 180mila dosi, con un guadagno stimato di circa 200mila euro. Questa droga, chiamata “Premium Frozen”, è venduta a circa 7mila euro al chilo, con 10 grammi che possono arrivare fino a costare 70 euro. Si tratta di una nuova tipologia di droga, un olio di canapa solidificato che viene fumato come la tradizionale cannabis, ma conservato con particolare attenzione per mantenere il suo alto grado di purezza.
Attualità
Guai ancora per lo Stadio della Roma: un ricorso al tar sul misterioso bosco di Pietralata
I comitati contrari alla realizzazione dello stadio della Roma hanno presentato un ricorso al Tar del Lazio riguardante il “misterioso bosco di Pietralata”. Secondo il Comune di Roma, questo bosco non esiste, ma i comitati lo hanno individuato e menzionato in vecchi progetti comunali. Nel ricorso si chiede al tribunale di intervenire sull'”inerzia” del Comune e di richiedere una ricognizione dell’area per aggiornare il Ptpr della Regione Lazio. La Regione sostiene che spetta al Comune accertare l’esistenza del bosco.
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