Cronaca
A Roma è morto Pier Paolo Ferraresi, imprenditore anima del Tartarughino. «Con lui la movida era garbata e di qualità»

Un addio commosso è stato dato ieri a Pier Paolo Ferraresi, storico imprenditore e figura di spicco nella vita notturna della Capitale. La chiesa di San Roberto Bellarmino a piazza Ungheria è stata il teatro dell’ultimo omaggio da parte di famiglia, amici e conoscenti.
L’anima del “Tartarughino”
Negli anni Ottanta, il “Tartarughino” divenne un simbolo indiscusso della Roma mondana. Situato in via della Scrofa, questo pianobar ha ospitato numerosi politici e personaggi illustri dell’epoca. Pier Paolo Ferraresi, assieme al socio Giancarlo Cruciani, accoglieva gli ospiti in un ambiente intimo e riservato. Ilaria Cruciani ha ricordato su Facebook il legame tra i due imprenditori: “Il Gatto e la Volpe”, così venivano chiamati, uniti in un sodalizio che ha dato vita alla “Famiglia Tartarughino”.
Ferraresi è ricordato come una figura chiave nel panorama dell’intrattenimento romano, apprezzato per il suo stile sobrio ed elegante. Massimo Fabbricini, presidente del Circolo Canottieri Aniene, ha sottolineato l’importanza del contributo di Ferraresi alla cultura della città, mentre Fabrizio Maffei, noto volto televisivo, lo ha definito un innovatore capace di creare un contesto di riservatezza unico.
Nel locale Bella Blu, a Ferraresi era riuscito a organizzare eventi esclusivi con ospiti di rilievo, tra cui celebri attori e registi. Descrivendo il suo approccio nell’organizzare le serate, Ferraresi raccontava: «Nel mio locale si festeggiano personaggi importanti. E loro invitano gli amici del cuore, tutti seduti a tavola. Al Bella Blu ho organizzato le feste di Sabrina Ferilli, di Michelangelo Antonioni, di Tom Cruise e Nicole Kidman fino a Kevin Costner. Davanti a questi nomi nessuno si sogna di disertare la serata». Un vero salotto mondano che ha saputo coniugare qualità e discrezione.
Cronaca
«Richiesta di segnalazione per strutture abusive»

L’assessore capitolino Alessandro Onorato ha avviato una nuova fase della lotta contro le keybox abusive utilizzate dai B&B, coinvolgendo gli amministratori di condominio. Attraverso una lettera inviata ai gestori di immobili privati, l’assessore ha sottolineato la necessità di rimuovere le cassette posizionate in «aree private che affacciano su spazi pubblici e che sono tutelate dai medesimi vincoli».
L’inconveniente
Le keybox, nonostante semplifichino l’accoglienza degli ospiti tramite un codice d’apertura, compromettono la verifica dei dati identificativi dei soggiornanti, contravvenendo all’obbligo stabilito dall’articolo 109 del Tulps. Inoltre, la loro presenza indiscriminata danneggia l’estetica del Centro storico. Nella precedente “fase 1”, sono state rimosse keybox in aree pubbliche grazie alla collaborazione con vigili urbani e Ama. Onorato ha recentemente incontrato le associazioni di amministratori di condominio per chiedere «una collaborazione concreta per garantire la tutela del patrimonio storico, culturale ed architettonico di Roma e, al tempo stesso, per aggiungere qualità e valore all’accoglienza turistica».
Il via libera
Le keybox sono ritenute incompatibili con il regolamento di Polizia urbana, che vieta l’apposizione di lucchetti e oggetti su beni pubblici. L’amministrazione di Roma partirà dunque con le rimozioni per evitare problematiche legali; precedentemente, infatti, la procura di Roma aveva bloccato le operazioni per garantire accertamenti sui check-in. I proprietari che non si adegueranno potrebbero affrontare sanzioni elevate, che includono una multa di 400 euro oltre ai costi per la rimozione. Oggi, Onorato incontrerà la vicesindaca di Barcellona, Laia Bonet Rull, per un sopralluogo durante il quale saranno rimosse keybox abusive.
Cronaca
Sedicenne accoltellato per un giubbotto da 60 euro non pagato

Frascati, un giovane è in gravi condizioni dopo essere stato accoltellato. L’aggressore, un ragazzo di 14 anni, si trovava a casa della sua fidanzata al momento dell’incidente.
Le circostanze dell’episodio
Il giovane ferito è stato immediatamente trasportato in ospedale, dove è stato dichiarato in condizioni gravi. Le autorità stanno indagando sulle cause e sulla dinamica che ha portato a questo tragico evento.
Reazioni della comunità
La notizia ha scosso la comunità di Frascati, che si è trovata a dover affrontare un episodio di violenza così giovane e inquietante. Gli abitanti sono preoccupati per la sicurezza dei loro figli e chiedono risposte.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine stanno lavorando per raccogliere ulteriori informazioni e testimonianze sull’accaduto. Si stanno valutando anche eventuali responsabilità da parte degli adulti presenti al momento della tragedia.
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