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A Roma la tariffa dei parcheggi a pagamento sarà aumentata con la rivoluzione delle strisce blu

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A Roma la tariffa dei parcheggi a pagamento sarà aumentata con la rivoluzione delle strisce blu

Le nuove iniziative di Roma sui parcheggi e traffico urbano

Il costo per parcheggiare nelle “strisce blu” di Roma è destinato a crescere. Sebbene non sia ancora stata fissata una data precisa, è previsto un cambiamento significativo nella gestione della sosta tariffata nella Capitale. Questi sviluppi sono ampiamente discussi nei documenti annessi alla recente delibera dell’Assemblea Capitolina relativi alle linee guida del nuovo contratto di servizio di Atac.

Impatto sui trasporti pubblici

All’interno del Piano Economico Finanziario elaborato per l’assegnazione del servizio di trasporto pubblico ad Atac, dal 2024 al 2027, viene citata sia la revisione delle tariffe per le strisce blu sia l’introduzione di una “congestion charge”, un pedaggio da pagare per accedere al centro di Roma. Nella sezione che descrive lo “scenario di recupero progressivo dei viaggiatori trasportati”, si prevede che tali misure contribuiranno ad un aumento dell’utenza del trasporto pubblico locale.

I documenti suggeriscono che tali modifiche saranno accompagnate da un incremento dell’offerta per gestire al meglio i flussi di pendolari, specialmente durante le ore di punta. È un piano che si basa sulle “Politiche della mobilità” sviluppate dall’Amministrazione Capitolina, come dettagliato nel Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) approvato nel 2015.

Previsioni per il futuro

A pagina 40 dello stesso documento, le nuove politiche di mobilità – inclusa la riorganizzazione del sistema di sosta tariffata e il road pricing previsto entro il 2025 – sono evidenziate come fattori chiave per l’aumento della domanda di trasporto pubblico. In particolare, si stima un incremento complessivo dell’utenza del Trasporto Pubblico Locale del 3,2%, con effetti concreti a partire dal 2024 e 2026 per le suddette misure.

Questi documenti indicano che i cambiamenti in arrivo non rappresentano una possibilità, ma una certezza per migliorare il sistema di trasporti di Roma, e il loro impatto è considerato di primaria importanza per la crescita dei viaggiatori su autobus e metropolitane.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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