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Addio all’agente della penitenziaria schiacciato da un muro, i funerali di Angelo Simoni

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Addio all’agente della penitenziaria schiacciato da un muro, i funerali di Angelo Simoni

Amici, parenti e colleghi si riuniranno per salutare Angelo Simoni, l’agente della polizia penitenziaria deceduto in un tragico incidente mentre operava con un escavatore a Ceccano. I funerali si terranno domani nella chiesa di San Paolo della Croce.

Lutto nella comunità di Ceccano

La cerimonia funebre di Angelo Simoni avrà luogo domani, lunedì 11 novembre, a Ceccano, provincia di Frosinone, alle ore 15.15. Simoni, cinquantunenne originario di Patrica, ha perso la vita dopo essere stato travolto da un muro nella sua proprietà durante lavori con un escavatore. Questo tragico evento ha scosso profondamente la comunità locale, che si stringe attorno alla famiglia inviando messaggi di cordoglio. Il sindacato Uilpa polizia penitenziaria Lazio ha reso omaggio al collega esprimendo il proprio dolore: “Angelo riposa in pace”.

L’incidente fatale

Il dramma si è consumato intorno alle 17.30, quando Angelo Simoni stava manovrando un escavatore nel giardino di casa, in via Badia a Ceccano. Durante le operazioni, ha accidentalmente colpito una parete che sosteneva una scala esterna, provocandone il crollo. Purtroppo, per Simoni non c’è stato nulla da fare: nonostante la tempestiva allerta al Numero Unico delle Emergenze 112 e l’arrivo dei soccorritori, il decesso è stato immediato.

Le operazioni di soccorso e l’indagine

I vigili del fuoco sono stati chiamati a intervenire per il recupero del corpo e per garantire la sicurezza del sito del crollo. Sul luogo dell’incidente sono giunti anche i carabinieri, che hanno effettuato gli accertamenti di rito, confermando la natura accidentale del tragico evento. L’intera comunità è in lutto per la perdita di un amato cittadino e collega.

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

Le indagini sono state avviate a Rieti in seguito al risarcimento di 1,8 milioni di euro da parte della Asl alla famiglia di una paziente deceduta dopo un parto cesareo. La Corte dei Conti sta esaminando il caso.

Dettagli della vicenda

Una donna è morta dopo un intervento di parto cesareo presso l’ospedale San Camillo De Lellis a Rieti. Inizialmente, la paziente aveva manifestato dolore e gonfiore addominali. Tuttavia, i medici non hanno ritenuto necessario effettuare ulteriori controlli. A causa di ciò, si erano sviluppate gravi complicazioni, tra cui un’emorragia interna che ha reso urgente un’isterectomia, la quale è stata eseguita con un ritardo di sette ore, portando alla morte della donna.

Le conseguenze legali

Due medici sono stati condannati per omicidio colposo in merito all’accaduto, mentre una dottoressa, che ha sempre proclamato la propria innocenza, ha presentato ricorso in Cassazione. Nonostante siano trascorsi oltre dieci anni, la vicenda legale non si è ancora conclusa.

Indagine della Corte dei Conti

Secondo quanto riportato da la Repubblica, la Asl di Rieti è stata condannata in primo grado come responsabile civile e ha presentato reclamo in Corte d’Appello, dove il procedimento rimane aperto. In aggiunta ai procedimenti penali e civili già avviati, è stato avviato un procedimento davanti alla Corte dei Conti per chiedere un risarcimento per danno erariale nei confronti dei medici coinvolti, in relazione all’incapacità di salvare la paziente.

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Una 73enne viene azzannata alla mano da un cane, il padrone scappa. Il figlio: “Forse dovrà essere operata”

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Una 73enne viene azzannata alla mano da un cane, il padrone scappa. Il figlio: “Forse dovrà essere operata”

Momenti di paura a Monteverde lunedì 17 febbraio 2025, quando una donna di 73 anni è stata aggredita da un cane al guinzaglio. Il figlio della vittima, Emiliano, ha dichiarato a Fanpage.it: “Il padrone è scappato via senza prestare soccorso”.

La dinamica dell’incidente

La donna, di nome Patrizia, stava passeggiando con un’amica in via Fonteiana, all’altezza del civico 111, vicino all’istituto Federico Caffè, quando il cane si è avvicinato e l’ha azzannata alla mano, provocandole una ferita che ha iniziato a sanguinare copiosamente. “Mi ha chiamato l’amica che si trovava con lei per dirmi che mia madre era stata azzannata mentre passeggiavano insieme,” ha raccontato Emiliano. Il padrone del cane, dopo aver assicurato che avrebbe chiamato aiuto, ha abbandonato la scena.

L’intervento dei passanti

La situazione ha attirato l’attenzione di alcuni passanti, incluso un giovane che ha attraversato la strada per soccorrere Patrizia. “La ferita alla mano continuava a perdere davvero molto sangue,” ha affermato Emiliano. Mentre il giovane prestava aiuto, il padrone del cane è fuggito. “Il ragazzo che ha soccorso mia madre mi ha detto che dovrebbe trattarsi di una persona che vive nella zona,” ha aggiunto.

Condizioni di Patrizia e denuncia

Dopo l’incidente, il giovane ha fornito una prima fasciatura e ha chiamato i soccorsi: Patrizia è stata portata in ospedale per ricevere cure. Emiliano ha confermato che “ora mia madre sta meglio,” specificando che non ha subito danni ai tendini o alle ossa, ma potrebbe necessitare di un intervento chirurgico per ricostruire la pelle. È stata presentata denuncia contro ignoti, inclusa quella per omissione di soccorso.

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